Atalanta, Cigarini: «Voglio restare. Napoli? Problemi con Mazzarri» - Calcio News 24
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2014

Atalanta, Cigarini: «Voglio restare. Napoli? Problemi con Mazzarri»

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Il regista nerazzurro spera nel riscatto e a proposito dell’esperienza in Campania…

CALCIOMERCATO ATALANTA CIGARINI – Chiamato “Il Professore”, Luca Cigarini deve fare i conti con i continui paragoni ad Andrea Pirlo, a cui è stato accostato anche il giovane compagno di squadra Baselli: «E’ il giocatore più forte del mondo con Messi e Cristiano Ronaldo. Ha tempi e visione di gioco incredibili, appena gli arriva la palla sa già cosa fare. E’ determinante anche se gioca lontano dalla porta. Baselli? E’ un giovane di grandi prospettive, arriva dalla B, è normale che debba adattarsi, capire che gli equilibri cambiano, che l’Atalanta non è il Cittadella: lo so per esperienza, io sono passato dalla C1 in A. Il consiglio che gli posso dare è di avanzare di una decina di metri, anche se, al contrario di me, preferisce muoversi davanti alla difesa», ha dichiarato il regista dell’Atalanta ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

FUTURO – Cigarini ha poi proseguito sul suo futuro: «Spero e penso che l’Atalanta mi riscatti (ha già raggiunto l’accordo per allungare il contratto fino al 2018, ndr). Qui sto bene. Problemi col Napoli? No, i problemi li ho avuti con Mazzarri che mi faceva giocare poco, certo non con i tifosi, l’ambiente. Callejon? Stava facendo il fenomeno; falli, provocazioni di ogni tipo, un atteggiamento che un giocatore come lui non può tenere. E allora gli ho ricordato che poi sarebbe venuto a Bergamo e che ci saremmo chiariti…».

TRA PASSATO E PRESENTE – Cigarini ha parlato poi di Livaja e della sua esperienza all’estero: «Una testa calda, un ragazzo particolare, con un carattere forte ma buono. Come Balotelli. Preferisco uno che dice quello che pensa a uno che subisce in silenzio. A 18- 19 anni anch’io ero così. Cosa non ha funzionato al Siviglia? Praticamente tutto, all’inizio non riuscivo a giocare a un livello decente. Poi Alvarez è andato via, è arrivato Manzano e io non ho più giocato. E’ molto offensivo, zero tattica e grandi duelli. Per questo forse non mi trovavo. Nazionale? Penso che Prandelli ormai abbia fatto le sue scelte».