2009

Atalanta, Capelli: “Uniti per l’impresa”

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Dopo aver cercato invano fortuna emigrando a Reggio Calabria con la maglia della Reggina, nello scorso mercato di gennaio Daniele Capelli è tornato nella sua Bergamo, per cercare di dare il suo contributo nell’impresa di salvare l’Atalanta dal baratro della B. E domenica prossima a Parma, complice l’infortunio di Talamonti, avrà  la grossa occasione di tornare in campo dal primo minuto: “Se dovesse toccare a me spero di farmi trovare pronto, in una partita delicata e decisiva per noi “?ha detto il difensore di Grumello del Monte- Da quando sono tornato mi sono sempre allenato nel ruolo di terzino. Adesso si è liberato un posto da centrale, e anche lì Mutti sa che può contare su di me”.

UNA STAGIONE PIUTTOSTO DIFFICILE PER LUI. “Diciamo che è una stagione sfortunata per l’Atalanta. In questi momenti bisogna mettere da parte le questioni personali e pensare al collettivo e al bene della squadra. Perchè in questi momenti ognuno deve pensare a fare il proprio per fare una grande gara tutti insieme. Poi sappiamo tutti che l’impresa è molto difficile, quasi proibitiva, però l’impegno ci sarà  e sarà  massimo Dobbiamo lavarci la testa e pensare solo a vincere per risalire una classifica che in un certo senso abbiamo voluto noi. Da qui alla fine proviamo a fare questo miracolo.”.

IN CAMPO SENZA PIU’ NULLA DA PERDERE. “E’ stata dura la stagione della retrocessione con Delio Rosi ed è durissima questa. Perchè comunque i punti sono tanti, e le squadre invischiate sono poche. Però come in due o tre partite una squadra può uscirne, nello stesso modo può rientrarci. Per questo faremo di tutto per cercare di risalire. Siamo i primi a soffrirne e a starci male, però sarà  il campo a parlare. Ormai da tempo si dicono le stesse cose. In campo poi però la paura del risultato oscura le nostre prestazioni. Quindi a questo punto la cosa migliore è togliersi ogni tensione e giocare come se non avessimo più nulla da perdere. Anche perchè forse è così, dobbiamo solo migliorare”.

A BERGAMO I TIFOSI SONO FONDAMENTALI. “Da bergamasco sicuramente si sta male, perchè comunque giocare nella propria città , con i propri tifosi, e vedere che le cose non vanno bene è veramente difficile. Però comunque è difficile anche per i miei compagni non bergamaschi, che tutta la settimana lottano e soffrono con me. Dobbiamo far forza solo sui noi stessi, anche perchè domenica prossima non avremo ancora i nostri tifosi e questo non ci giova. Vorrei capire perchè non possiamo averli con noi, perchè sono un nostro punto fondamentale”.

Fonte: bergamonews.it

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