Atalanta, Bonaventura: "Da bambino ero juventino, domani..." - Calcio News 24
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2012

Atalanta, Bonaventura: “Da bambino ero juventino, domani…”

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ATALANTA BONAVENTURA JUVENTUS – Giacomo Bonaventura sta confermando, nella prima parte di questa stagione, le ottime qualità mostrate solo a sprazzi un anno fa. Ora, il numero 10 dell’Atalanta è pronto a guidare i suoi all’assalto della Juventus, sua squadra del cuore in età infantile, come lui stesso ha rivelato ai microfoni dei colleghi del Corriere dello Sport: “Da bambino ero simpatizzante della Juventus perché vinceva un sacco di trofei e perché aveva Del Piero, il più forte di tutti. Io amavo i numeri 10 e lui è sempre stato il mio idolo. Da quando sono andato a Bergamo, però, il mio cuore è solo atalantino. Il rapporto con Conte? A Conte sono rimasto legato e nei mesi insieme a Bergamo mi ha insegnato tanto. Credo che l’Atalanta si sia lasciata scappare un grande allenatore e i risultati lo confermano. Purtroppo a Bergamo ha fatto i conti con una serie di situazioni che hanno portato al divorzio, ma bravi come lui a curare i dettagli e a leggere le gare ce ne sono pochi. Che gara mi aspetto? Durissimo perché la Juventus ha un ottimo gioco e sta bene. Mancherà Bonucci in difesa, ma loro hanno una corazzata e solo giocando al 100% potremo far risultato. Noi contro le grandi abbiamo sempre offerto ottime prestazioni e sono convinto che succederà anche stavolta. Il segreto dell’Atalanta? A Bergamo le cose funzionano: la società è composta da uomini d’esperienza che fanno bene il loro lavoro, abbiamo una bella rosa, l’allenatore ha dimostrato con i fatti il suo valore e poi c’è una tifoseria bellissima. Inutile far sognare e parlare in Europa, ma la salvezza è nelle corde di questa squadra. Una chiamata in Nazionale? Il mio obiettivo è far bene in questa società alla quale sono molto legato, poi, se avrò l’opportunità di giocare in Nazionale, sarà un onore. Adesso però non ci penso. L’approdo in una grande? Mi piacerebbe, inutile negarlo, perché come tutti aspiro a realizzarmi professionalmente. Se diventerò troppo forte per l’Atalanta, qualcuno mi cercherà, ma per il momento questa è la mia giusta dimensione.

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