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Atalanta-Albinoleffe, il “derby” dello stadio: dalla convivenza alle polemiche

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La vicenda stadio tra Atalanta e Albinoleffe: dalla convivenza all’arrivo dei Percassi fino alle polemiche tra le parti

25 anni dalla nascita dell’Albinoleffe: una fusione tra Albinese e Leffe che ha dato vita ad una piccola realtà bergamasca nonostante la monopolizzazione dell’Atalanta su Bergamo e provincia. Due società che però hanno fatto parlare di loro non tanto per i derby, ma per quel Gewiss Stadium che ora sta diventando una cattedrale atalantina: dalla convivenza alle polemiche.

Facciamo qualche passo indietro, l’Albinoleffe comincia a “convivere” al Comunale di Bergamo a partire dalla stagione 2002-2003 dopo la promozione in Serie B: condividendo senza problemi la struttura con una Dea che aveva tramontato ogni possibilità di ristrutturare l’impianto anche per questioni burocratiche. Bergamo, l’Atalanta e l’Albinoleffe sembravano destinate a rimanere statiche, fino a quando nel 2010 non arrivò Antonio Percassi a voler mettere le mani avanti: sostituzione dei seggiolini, confort necessari per la Serie A (ovviamente tutto di marca nerazzurra).

Da lì in avanti fu braccio di ferro con la presidenza Andreoletti, dove veniva accusata la società nerazzurra di maleducazione e mancanza di rispetto: non senza citare il comune di Bergamo (famoso l’episodio dove l’Atalanta cambiò il mazzo di chiavi della sala stampa senza avvertire l’Albinoleffe). La Dea però non esitò a rispondere: «Curioso che l’Albinoleffe si ricordi dello stadio solo quando deve fare polemica con l’Atalanta. Nessuno della società biancoazzurra ha mosso un dito nel momento in cui noi abbiamo apportato tutte quelle modifiche per rendere l’impianto confortevole. Forse ci sarebbe da chiedersi perché l’Albinoleffe non l’abbia ristrutturato in tutti questi anni».

A fine 2015 l’Atalanta però vuole comprare l’impianto, ma Andreoletti cercò qualsiasi toppo burocratico pur di bloccare tali intenzioni. Nonostante ciò per il numero uno biancoazzurro fu una guerra persa in partenza anche con il Comune (dove addirittura Andreoletti tentò ricorsi su ricorsi), con la Dea che riuscì a far suo lo stadio due anni più tardi. E l’Albinoleffe? Si trasferì nel 2019 a Zanica dove costruì il suo impianto, ipotecando un conflitto inevitabile per le esigenze dell’Atalanta e della città di Bergamo.

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