2017

Astori-Fiorentina, il rinnovo per rafforzare l’unione viola

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Davide Astori firma il rinnovo: il capitano della Fiorentina è il pilastro di una rifondazione difficile, ma necessaria

Pur in un momento di assoluta difficoltà la Fiorentina almeno chiude la serie, impegnativa, di allungamenti di contratti importanti che incombevano già dalla scorsa estate. Pantaleo Corvino dopo la stipula, nero su bianco, del nuovo impegno di Federico Chiesa, ha già raggiunto l’accordo anche con il capitano Davide Astori. A ore verrà ufficializzato a meno di insospettabili colpi di scena. Le basi del nuovo contratto del difensore viola parlano di un legame (con leggero ritocco) fra i viola e Astori che supera l’attuale 2019, con una stagione in più e opzione a favore del club fino al 2021.

LE FONDAMENTA – Come ricorda “Il Corriere dello Sport”, il tutto all’interno di quello che il d.t. aveva individuato come «la gittata delle fondamenta per cercare di costruire un nuovo ciclo viola». Astori è un fedelissimo che anche nei giorni della tensione con il gruppo-Sousa, si era astenuto nel modo più netto dal prendere parte a quella che è apparsa come una vera e propria spaccatura fra il tecnico portoghese e la società viola. Anche quando il gruppo dei «sudamericani» si schierò dalla parte del capitano Gonzalo Rodriguez iniziando quella che sarebbe poi diventata una vera e propria implosione all’interno del gruppo. Poi svuotato sul mercato, dallo stesso Sousa e dei suoi… fedelissimi.

RESTA IL CAPITANO – La notizia racchiude al proprio interno una piccola novità: dopo i giorni “neri” per i capitani viola (finiti uno dopo l’altro sul mercato, da Pasqual allo stesso Gonzalo Rodriguez) ecco finalmente un po’ di azzurro. Astori potrebbe così aprire un nuovo ciclo per i capitani. Sempre che al di là del nuovo contratto non si torni poi di nuovo sul mercato. Nelle intenzioni del club anche quella, forse la fondamentale, di fortificare un reparto, quello difensivo, che da un paio di anni balbetta. Specialmente nella stagione in corso, anche lo stesso Astori si è trovato davanti a un rendimento medio sicuramente meno efficace di quanto fatto vedere nel passato. La decisione viene presa per altro alla vigilia della trasferta di Roma con la Lazio e più avanti con la prospettiva di doversi misurare con le qualità offensive, tra le altre, di Napoli, Milan e Inter: è anche un modo per cercare di fortificare il pilone dell’intera difesa.

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