Europei
Asprilla: «L’ITALIA ha fatto una BRUTTA FIGURA, che pena vedere il dolore di BUFFON. Ecco cosa penso dei fratelli THURAM. E la cosa più bella dell’Europeo è tutta in un’immagine…»
Le parole di Faustino Asprilla, ex calciatore, sull’eliminazione dell’Italia agli Europei contro la Svizzera
Dalla Colombia a Parma, Faustino Asprilla ha deliziato le platee con la sua personalità d’attaccante. Estroso sul campo come nella vita, ha commentato per La Gazzetta dello Sport cosa ha visto all’Europeo.
LA SUA VITA – «Quest’estate mi va di lusso: c’è l’Europeo, c’è la Coppa America, come sempre c’è il calciomercato, e io sono qui seduto di fianco a una bellissima ragazza che ha commesso il grave errore di diventare la mia fidanzata. Non sa mica che cosa l’aspetta. Il tempo passa, ma io non me ne accorgo».
L’ITALIA ALL’EUROPEO – «Ma che figura ha fatto l’Italia? Non si può mica giocare in quel modo…Il problema è che non avete più giocatori bravi: sembrano tutti dei robot, si muovono come vuole l’allenatore, hanno perso il gusto del dribbling, sembra che non abbiano più fantasia. E poi mi è dispiaciuto vedere il mio amico Buffon con la faccia triste. L’hanno inquadrato, durante la partita contro la Svizzera, e sono stato male per lui».
BUFFON – «Dico la verità. Gigi è stato un fuoriclasse immenso, non si meritava di partecipare a una figuraccia simile. Se i giocatori italiani avessero avuto un grammo della passione che ha Gigi, sono sicuro che sarebbero ancora all’Europeo».
IN A GIOCANO I FIGLI DI THURAM – «Cosa vuol dire? Che siamo diventati vecchi? Guardi che con me non attacca, ho ancora il fisico di quando giocavo… Per quanto riguarda Thuram, sono contento per lui: Marcus l’ho conosciuto bambino a Parma, gli ho anche insegnato qualche finta per dribblare suo padre… Con l’Inter ha vinto lo scudetto: il massimo. Adesso deve confermarsi. Ma mi sembra che ormai sia un giocatore affermato. Khephren, invece, non lo conosco: però, se l’ha preso la Juve, vuol dire che è forte. La Juve non sbaglia».
LA COSA PIU’ BELLA CHE HA VISTO – «Le lacrime di CR7 dopo aver fallito il rigore. Vi rendete conto? È un fenomeno planetario, ha quasi 40 anni, ha avuto tutto dal calcio e dalla vita, soldi, gloria, successo, eppure un rigore sbagliato lo fa ancora piangere come se fosse un bambino qualsiasi…»