2016

Totti: «Non sono un’icona di Roma, ma altrove avrei vinto di più»

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Il capitano giallorosso all’ultimo anno di carriera: «Io e De Rossi abbiamo una missione. Roma non mi opprime perché ne sono innamorato»

Francesco Totti stasera, a quasi 40 anni suonati, si giocherà il passaggio ai gironi di Champions League nell’andata dei play-off contro il Porto. L’attaccante e capitano della Roma, a poco meno di un mese dal suo compleanno, racconta come è essere un’icona del calcio nella Capitale: «Per noi romani c’è un legame molto forte con la città e i suoi colori, io però non mi definirei propriamente un’icona, ma un cittadino romano che è follemente innamorato della sua città – le parole di Totti a Sports Illustrated . Se me ne fossi andato da qui, probabilmente adesso avrei più medaglie al mio collo e sicuramente avrei giocato più finali e semifinali di Champions League, ma sono orgoglioso di essere rimasto per tanti anni sapendo di aver dato tutto per questa maglia»

ROMA, TOTTI: «LA CAPITALE NON MI OPPRIME» – Una battuta anche sul percorso parallelo dell’amico e compagno di squadra Daniele De Rossi: «Daniele ha vinto il Mondiale e un altro paio di trofei qui con me, poi non possiamo sapere cos’altro ci riserva il futuro… Io non direi che vincere è un obbligo e non penso che De Rossi la veda così: la vedo più come una missione che entrambi ci siamo assunti con passione e senso di responsabilità». Sul legame con la Capitale: «Ho sempre detto che sarebbe stato bello fare una passeggiata per la città senza essere riconosciuto, ma l’ultima volta che l’ho fatto è successo un pandemonio! In ogni caso, io non mi sento oppresso da Roma, amo le sue strade, i suoi monumenti e i suoi quartieri»

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