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Arsenal, United e Newcastle: oltre 100 milioni spesi per dare l’assalto al City (che risparmia)

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L’analisi sulla prossima lotta alla Premier League dopo il calciomercato di Arsenal, Newcastle e Manchester City

Tutti a parlare dell’Arabia e dell’assalto a pezzi pregiati del calcio europeo, ci stiamo dimenticando di cosa sta succedendo in Premier. Che, in uno slogan, e pensando anche alle tante proprietà straniere presenti nel calcio inglese, si potrebbe definire gli arabi dell’Europa per come il livello di spesa appare infinitamente superiore al resto del continente. A oggi i numeri dicono che mettendo insieme le spese degli altri 4 principali tornei si supera la quota britannica ma non di molto. In Premier siamo già 1370 milioni. La Serie A, che pure per volumi d’affari guida il gruppo delle concorrenti è infinitamente sotto la metà con 520 milioni. Mentre, finora, ad essere più immobile è la Liga, che sfiora i 250, ma che potrebbe recuperare tutto di un botto il gap qualora andasse a mettere sul piatto una cifra sostanzialmente pari per trasferire Mbappé da Parigi e Madrid.
Ma la cosa più interessante è scendere nello specifico. Che per quanto riguarda noi (ovvero Napoli, Lazio e le due milanesi che vi parteciperanno), vedere come si stanno muovendo le inglesi che faranno parte della Champions League 2023-24. Perché poi si possono fare tutti i discorsi che si vogliono su una certa aleatorietà di una manifestazione a eliminazione diretta, ma negli ultimi sei anni su 12 finaliste più della metà – ben 7 – arrivano dall’Inghilterra. E in ben due casi – 2019 Liverpool-Tottenham e 2021 Chelsea-Manchester City – l’ultimo atto è sembrato un big-match di campionato.

MANCHESTER CITY – La forza è tale che ci si può permettere di essere sobri. Per Kovacic spesi 29 milioni, praticamente nulla rispetto agli standard degli altri. La realtà è che il City dà la sensazione di avere margini di miglioramento con quel che ha già. E sono enormi.
ARSENAL – Rice, Havertz e Timber per dare l’assalto alla Premier e ripresentarsi nell’Europa che conta alla grande. Già spesi 231 milioni, scusate se è poco.
MANCHESTER UNITED – É l’anno buono per tornare a vincere o quantomeno andare vicino a contrastare l’egemonia dei cugini nuovi ricchi? Onana in porta, Mason Mount davanti: 116 milioni in due, non male (anche per chi li ha venduti, Inter e Chelsea).
NEWCASTLE – Spese simili, anche in questo caso per due pedine: Tonali dal Milan, Barnes dal Leicester. Basterà per sedersi al banchetto e diventare il nuovo Manchester City?

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