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Arnautovic, un ‘Palacio’ che sa anche segnare. Trascinatore come Ibra

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Il Bologna continua a viaggiare a ritmi alti. Trascinato da Marko Arnautovic, il centravanti austriaco che ha rimpiazzato Palacio. e Ibra

Marko Arnautovic si è preso il Bologna. Sin dal giorno del suo arrivo. Oltre 300 tifosi ad attenderlo al momento dell’arrivo. Dopo un ottimo Europeo, il centravanti austriaco ha trovato l’accordo con il club rossoblù, su spinta di Sinisa Mihajlovic. Niente rinnovo per Rodrigo Palacio: ecco Arnautovic. E il Bologna ha fatto bingo. Sì perché Arnautovic, con tutte le virgolette del mondo, può essere considerato una sorta di Palacio. Ma che fa gol. El Trenza era un trascinatore, aveva dei movimenti da far studiare nelle scuole calcio a ogni giovane talento che sogna di diventare un attaccante (ma può insegnare anche ai calciatori in attività). Arnautovic è simil-Palacio, in questo senso: è un trascinatore, detta il movimento giusto. Ma segna molto di più. Il grande difetto di Rodrigo era diventato il gol. E un attaccante non può permetterselo. E’ vero, faceva segnare tanto. Ma anche Arnautovic lo fa. E in più segna.

Marko già leader dentro e fuori per il Bologna

Ed è stata questa una delle svolte in casa Bologna. Ora abbiamo capito perché Walter Sabatini avrebbe voluto Marko Arnautovic fin dalla sessione invernale del mercato, perché da allora gli è stato addosso per convincerlo ad accettare il Bologna e anche perché si è battuto per farlo accettare anche dal resto del governo rossoblù. E Arnautovic è diventato un riferimento in campo e fuori. Basti vedere la sfida con la Sampdoria. Non solo il gol realizzato e la giocata per Skov Olsen che avrebbe regalato il 3-1, ma anche per la sua leadership. Chiede alla squadra di salire, la trascina con i suoi atteggiamenti. E, dato da non dimenticare, anche con i gol. Come quello del 2-1 con il Bologna arrivato 102 secondi più tardi della rete di Thorsby. Un vero e proprio condottiero, in campo e fuori. Una guida per i più giovani (e il Bologna ne ha tanti). Mihajlovic cercava un uomo simile. Sognava Zlatan, ha avuto Arnautovic. Non è come aver comprato l’uno su Amazon e l’altro su Wish. Ora Marko è cresciuto, è diventato grande. Ed ì importante per il Bologna proprio come Ibra lo è per il Milan. «Dirompente, travolgente, tanto ignorante in un modo sano da diventare quasi contagioso» lo aveva descritto Sabatini. E ci aveva visto giusto.

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