2016
Argentina, tifosi in rivolta: «Bauza, convoca Icardi»
Altra sconfitta per l’Argentina, qualificazione a Russia 2018 compromessa. I tifosi (e non solo) chiedono la convocazione di Mauro Icardi
La nottata da incubo dell’Argentina, sconfitta per 3-0 dagli acerrimi rivali del Brasile, ha porta in dote ulteriori malumori ed una classifica ancora più preoccupante. Il cammino verso Russia 2018 è compromesso, dall’insediamento di Bauza l’Argentina ha saputo cogliere appena cinque punti in sei giornate. Ora Messi e compagni si trovano al sesto posto, lontani 2 punti dalla zona qualificazione ed 1 dai play-off. In Argentina è tornato d’attualità l’argomento Icardi, escluso nuovamente da Bauza.
BAUZA – Sul banco degli imputati, inevitabilmente, è finito il ct Edgardo Bauza. Dopo aver avuto il merito di convincere Messi a ritornare a vestire la maglia dell’Argentina, Bauza ha letteralmente perso la bussola. A partire dalle scelte tecniche: poco tempo fa preferì Lucas Pratto – vecchia conoscenza di Serie A e Genoa – ad Higuain, montando il malumore dei tifosi.
ICARDI – Ora, dopo la scottante sconfitta in casa del Brasile, i tifosi tornano all’attacco consci di una situazione grigia nonostante le tante stelle che il ct dispone. Gli argentini chiedono a gran voce la convocazione di Icardi, a cui è stato preferito ancora Pratto. Una scelta che dall’esterno appare difficile da capire: perché non convocare il capocannoniere della Serie A? Una decisione, quella di Bauza, che faticano a comprendere anche i giornalisti europei. Su tutti Fabiàn Torres, del quotidiano sportivo spagnolo Marca, che nel suo editoriale si è rivolto direttamente al ct argentino: «Signor Bauza, se non ha il numero di telefono di Icardi, chiami il Zanetti o la moglie Wanda Nara. E se non rispondono, provi con l’ufficio stampa dell’Inter o con la “Gazzetta dello Sport”. E se ancora non rispondono, chiami Marca che glielo diamo noi il numero di Icardi. Però lo faccia, per favore, il popolo argentino la ringrazierà o dovrà vedere il Mondiale di Russia tifando per qualche altra nazionale».