2018
Veron stronca Messi: «Non è leader come Maradona»
Argentina in grande difficoltà ai Mondiali 2018: ecco l’analisi di Juan Sebastian Veron
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, la leggenda Juan Sebastian Veron ha analizzato i problemi dell’Argentina, che rischia l’eliminazione alla fase a gironi di Russia 2018: «Così è proprio dura: aggrapparsi alla vittoria della Nigeria sull’Islanda, per un popolo come il nostro, è complicato. Non ci resta che una soluzione, un piccolo spiraglio: speriamo che ci vada bene e che, magari, cambi». Continua l’ex Inter e Lazio: «Tanto semplice da vedere quanto difficile da risolvere. Ciò che avviene in campo è lo specchio di quello che c’è fuori. In campo i giocatori fanno casino, perché fuori, nella federazione, nell’ambiente, c’è casino. Chiaro no?».
Prosegue Juan Sebastian Veron, parlando dei limite dell’Albiceleste: «Il male è profondo, manca organizzazione, mancano idee a livello dirigenziale, manca un progetto da condividere e da seguire. E così si stanno buttando via tanti talenti». Infine, una battuta sul flop di Lionel Messi: «Il fatto è che non basta uno solo per vincere, questo dice il calcio moderno. Messi non è Maradona, e lo sostengo io che ho giocato assieme a tutt’e due. Con Diego eravamo nel Boca Juniors, con Leo in Nazionale. Ebbene, vi garantisco che Diego era un trascinatore, un punto di riferimento, uno su cui sapevi di poterti appoggiare in qualsiasi momento. Messi no, è molto timido, chiuso. Forse è un leader in un gruppo ristretto, ma non in un ambiente come la Nazionale. Non sono in discussione le qualità tecniche, ma caratteriali».