2018

Appena eletto ma già a rischio: lo strano caso di Gaetano Miccichè

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Alcuni presidenti di Serie A vorrebbero far decadere Gaetano Miccichè per ottenere un nuovo bando relativo ai diritti tv

L’aria che si respira nella Lega di Serie A è di quelle pesanti. Il clima è tornato litigioso, con vari punti all’ordine del giorno che innervosiscono e spaccando in due l’Assemblea. In primo piano c’è la questione legata ai diritti tv. Sky ha presentato un ricorso cautelare al tribunale di Milano che a sua volta ha sospeso il bando di MediaPro fino al 4 maggio. Sulla serie A aleggia lo spettro di assistere alle prime giornate di campionato, senza copertura televisiva. I 20 presidenti di Serie A sono divisi tra chi strizza l’occhio a Sky e chi lavora per un canale unico della Lega. In questo clima poco propenso al dialogo, sia la Governance sia le nomine sono finite in secondo piano. Ma c’è di più.

Sembrerebbe che alcuni club di Serie A stiano tramando contro il neo presidente Miccichè. Il numero 1 del massimo campionato doveva essere eletto a scrutino segreto, e così è stato salvo poi che quelle buste non siano mai state aperte e che l’elezione avvenisse per voto palese all’unanimità. Ora alcuni presidenti vorrebbero vedere il contenuto di quelle buste, convinti che non tutti avrebbero votato per Miccichè (senza l’unanimità l’attuale presidente non avrebbe accettato l’incarico). In questo clima assolutamente agitato, Malagò prova a minimizzare: «Dubbi su Miccichè? Qualcuno vuole destabilizzare l’ambiente». Ma il rischio di veder saltare il neo eletto presidente, c’è.

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