Editoriale
Ciao ciao 2021, l’anno dell’Italia, dell’Inter e dei tradimenti
Ultimo giorno del 2021, anno che ha nel trionfo azzurro agli Europei e nel dominio dell’Inter il succo del nostro calcio
Questo 2021 non potremo mai dimenticarlo. Scontato scriverlo, forse altrettanto pensarlo. Tralasciando per un attimo la pandemia e tutto ciò che ne continua a conseguire nelle nostre vite, dal punto di vista calcistico non è stato di certo un anno “normale”.
Palpitante, coinvolgente, storico. Il successo della Nazionale di Roberto Mancini agli Europei è stato senza dubbio il momento più emozionante. Un percorso paziente e laborioso per costruire un’alchimia pressoché perfetta, accompagnata da quel pizzico di buona sorte che mai difetta nei vincitori.
Dalle stelle alle stalle, si dice così no? Pochi mesi appena e dall’estasi di Wembley eccoci di colpo risvegliati nel bel mezzo di un incubo mondiale. Da quei rigori benedetti estivi a quei rigori maledetti in autunno il passo è stato incredibilmente breve. E così il tradimento azzurro si è consumato in undici metri, ostili per Jorginho e i nostri colori quanto amorevoli per la Svizzera.
Ma se all’azzurro ci aggiungiamo un pizzico di nero, ecco che il 2021 del calcio italiano assume una connotazione ancor più definita. Dopo un quasi decennio di trionfi juventini, è toccato all’acerrima rivale cambiare volto alla storia della Serie A.
Il dominio dell’Inter è stato travolgente, da gennaio a dicembre una prova di forza, maturità e superiorità che non ha risentito di scossoni e cambiamenti. Lo straordinario lavoro di Antonio Conte sublimato dallo Scudetto e infine impreziosito dalla freschezza di Simone Inzaghi.
Senza far rimpiangere chi c’era, a cominciare da quel Romelu Lukaku che dopo l’(auto)proclamazione a Re di Milano e paladino nerazzurro, è caduto nella trappola di quella ex mai dimenticata. Salvo poi accorgersi dopo qualche settimana dell’errore e rimpiangere la scelta estiva con le ultime, clamorose dichiarazioni d’amore per il Biscione.
Lacrime di coccodrillo, forse. Mai però uguali a quelle di Leo Messi, il vero traditore per eccellenza di questo 2021. Il suo epocale addio al Barcellona resta la ferita più grande e impossibile da rimarginare per chi ama il calcio romantico delle bandiere e dell’eterno amore.