2015

Anno 2015, quando Toni segna il triplo di Totti

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Impressionante Luca Toni: architrave del Verona, ecco il confronto con Totti e Di Natale

Infinito, inesauribile, illogico, quasi misterioso: Luca Toni, dopo il ventello firmato nello scorso campionato alla poco tenera età di trentasette anni, tiene fede all’elisir d’eterna giovinezza e si ripete centrando quota 15 a nove gare dal termine della stagione. Icona incontrastata del suo Verona, sono passate dai suoi piedi le due stagioni – la prima eccellente, la seconda in linea con gli obiettivi – del ritrovato Hellas.

E GLI ALTRI “VECCHIETTI”? – Sono tre i bomber nostrani che desideriamo custodire gelosamente, che non sembrano avvertire in peso preponderante il fattore tempo e che risultano tuttora cruciali per le ambizioni delle rispettive squadre: Francesco Totti (classe ’76), Antonio Di Natale (classe ’77) ed appunto Luca Toni, coetaneo del centravanti napoletano. Vediamo dove sono allocati oggi nell’attuale classifica cannonieri: Toni 15, Di Natale 10 e Totti 5. Tradotto: il buon Luca segna il triplo rispetto al capitano giallorosso e tiene a distanza di sicurezza l’infinito bomber bianconero. Del resto se li mettiamo a confronto un motivo ci sarà: incredibile il dato complessivo inerente alle carriere, quasi un gioco del destino, con i tre centravanti che a livello di club sono rispettivamente a quota 297 (Totti), 295 (Toni) e 292 (Di Natale). In sette gol tre storie meravigliose. Il dato non muta considerando le reti siglate in nazionale: sforano tutti la fatidica soglia 300.

L’ARTE DEL GOL – Il segreto sta fondamentalmente nel saper segnare in tutti i modi: caratteristica inevitabilmente riscontrata nei talenti cristallini di Totti e Di Natale, in tal senso sta sorprendendo – proprio negli ultimi battiti della sua eccellente carriera – Luca Toni. Che oggi fa gol in qualsiasi modo: il suo leitmotiv resta l’innato opportunismo nonché il tempismo nel colpo di testa ma sta inscenando un repertorio che oggettivamente non avremmo potuto prevedere. L’attaccante emiliano segna con soluzioni al volo, con conclusioni dalla media distanza, o quando ha palla al piede e deve liberarsi in un fazzoletto di terreno. All’intelligenza nella ricerca della giusta posizione somma una varietà di soluzioni che lo ha condotto dritto al terzo posto della classifica cannonieri alle spalle di Tevez e Menez.

OBIETTIVI – Superfluo riportare come abbia entrambi nel mirino: il titolo di cannoniere del campionato è svanito un anno fa soltanto per via dell’exploit di Ciro Immobile (22 reti, contro le 20 del gigante dell’Hellas), dopo dodici mesi – Apache permettendo – è ancora un obiettivo alla portata. E già questa è una notizia da prima pagina. Il resto lo fa, a livello di squadra, una classifica apparentemente tranquilla ma non ancora granitica ed i personali piani per il futuro: Toni ha più volte dichiarato che deciderà delle sue sorti a vacanze estive appena ultimate. Tradotto: concluderà al meglio la stagione in essere per poi determinare quel che sarà in base alle sensazioni del momento. Persona equilibrata, garbata e soprattutto intelligente, può trovare spazio nei gangli di un calcio italiano che ha bisogno di volti nuovi. Ma prima del dirigente viene ancora l’attaccante e guai ad escludere l’ipotesi campo. Finito? Sì, come quest’anno e come quello appena trascorso. E forse quello che verrà.

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