2017

Juventus, via Agnelli. Il nuovo presidente? Del Piero, ma non solo…

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Andrea Agnelli via dalla Juventus? Il presidente bianconero rischia di perdere il posto sotto i colpi delle ultime imbarazzanti vicende. John Elkann pronto a scegliere il sostituto: Del Piero, Nedved o Nasi?

Il meccanismo innescato dalla vicenda relativa ai presunti contatti tra Andrea Agnelli e la criminalità organizzata pare essere già partito e, a meno di grosse sorprese, potrebbe davvero portare a rivoluzioni, più o meno imminenti, in casa Juventus. A pagarne lo scotto per primo, ovviamente, sarebbe lo stesso numero uno bianconero, con una precisazione d’obbligo però: al di là delle dinamiche della giustizia sportiva, che lo vedono deferito, e quelle della giustizia ordinaria, che per ora lo vedono semplicemente lambito come persona a conoscenza di fatti, ma non certo come imputato (e comunque, anche se fosse, bisognerebbe sempre e comunque attenersi al principio della presunzione di colpevolezza fino ad eventuale sentenza), la questione qui riguarda equilibri più delicati all’interno della proprietà juventina. Che John Elkann, presidente FCA ma soprattutto amministratore delegato Exor, ovvero la cassaforte bianconera, quella che sgancia e gestisce i soldi bianconeri, non abbia particolarmente gradito le ultime vicende riguardanti Andrea Agnelli, suffragate addirittura l’altro giorno da tanto di intercettazioni? Possibile e anzi, realistico e verosimile. Ecco perché un eventuale cambio ai vertici della Juventus potrebbe essere un’operazione di immagine e, magari, qualcuno potrebbe anche sussurrare, l’ottimo pretesto per un cambiamento degli equilibri interni alla famiglia regnante bianconera.

Agnelli via dalla Juventus? Le cause

Che tra Elkann e Agnelli non intercorrano rapporti serenissimi è cosa nota ai gossip ormai da anni: dinamiche profonde e, se vogliamo, anche personali. Diversità di vedute secondo molti: se per gli Agnelli la Juventus è una fede di famiglia, per gli Elkann probabilmente i bianconeri sono più che altro un’azienda che, al pari di Ferrari ed altri attività, come tale deve fatturare, al di là dei legami sentimentali. La vicenda che ha visto protagonista Andrea e la criminalità organizzata, ancora tutta da approfondire e verificare, nella compravendita di biglietti per le partite casalinghe della Juve, ha poi riguardato un altro manager: Francesco Calvo, ex responsabile del settore marketing bianconero. Un collaboratore, ma qualcosa in più per Agnelli, che con Calvo (ora al Barcellona) condivideva un’amicizia profonda, interrotta poi da questione molto intime, ma allo stesso tempo pubbliche perché ben riportate da gossip degli ultimi anni (Agnelli è attualmente legato, dopo il divorzio dalla moglie Emma Winter, all’ex modella Deniz Alkalin, a sua volta ex proprio dello stesso Calvo). Il clamore mediatico scaturito da tutte le vicende riguardanti i rapporti tra Agnelli e Calvo, in sostanza, non sarebbe andato del tutto giù alla famiglia Elkann perché, probabilmente, avrebbe in parte tolto quel velo di riservatezza e, perché no, mistero, che da anni aleggia sulle dinamiche interne alla Juventus ed anche alla stessa proprietà bianconera, mettendomagari in secondo piano i grandissimi risultati della società, che pure sono sotto gli occhi di tutti. Del resto che gli Elkann abbiano a cuore la necessità di tenere gli scandali ed i gossip lontano dalla famiglia e che facciano di tutto per provare quantomeno a muoversi in questa direzione, è cosa nota: per informazioni chiedere a Lapo Elkann.

Agnelli via dalla Juventus? Del Piero, Nedved e Nasi candidati

Dunque, via Agnelli dalla Juventus? Potrebbe servire a quel punto un nuovo presidente, ma è categoricamente escluso che lo stesso Elkann riprenda il comando dei bianconeri sia per questioni di affari (al momento Yaki è molto impegnato su altri fronti), sia per questioni di facciata (il suo nome non è particolarmente gradito ai tifosi, ancora memori della sciagurata gestione pre-Agnelli). Chi potrebbe fare al caso della proprietà? Tanti i nomi intorno ai quali si potrebbe dibattere, ma tre su tutti: il primo è quello di Alessandro Del Piero. L’ex capitano, bandiera e numero dieci juventino sarebbe evidentemente una figura più che altro mediatica e sportiva, visto il brand che si porta dietro, più che un manager (quel ruolo verrebbe semmai delegato ad altri). Per Andrea Agnelli vedersi soffiare il posto da Del Piero sarebbe forse la beffa peggiore: era stato lui, di fatto, a cacciare Pinturicchio dalla Juventus cinque anni fa. Possibile che Elkann muova un tale sgarbo al cugino? Difficile pensarlo ad oggi, a meno che non vi sia stato davvero un tale deterioramento dei rapporti… L’altro nome forte è quello di Pavel Nedved, attuale vice-presidente bianconero ed altro uomo dall’immagine forte presso i tifosi, oltre che un discreto conoscitore delle dinamiche interne alla Juventus. Il ceco però è uno degli uomini legati a doppio filo ad Agnelli, che lo ha voluto con forza in quel ruolo qualche anno fa (nonostante le resistenze dello stesso Nedved, in un primo momento non molto propenso ad accettare un ruolo più che altro istituzionale): Nedved ed Andrea sono amici, collaboratori e vicini di casa e, vista la lealtà sempre dimostrata dalla Furia Ceca, pare difficile ipotizzare un avvicendamento in questo senso. Ultimo nome, forse meno noto ma più quotato, è quello di Alessandro Nasi, cugino di John Elkann, amico della moglie Lavinia Borromeo, balzato qualche tempo fa (pure lui) alla ribalta del gossip per la relazione (tuttora in corso) con Alena Seredova, ex moglie di Gianluigi Buffon. Nasi è a tutti gli effetti un manager con ampie conoscenze in ambito finanziario e la sua eventuale nomina a presidente sarebbe da collegare a dinamiche aziendali e non di immagine (un po’ come avvenuto, anni fa, con la nomina di Jean-Claude Blanc ad amministratore delegato bianconero), ma ciò non toglie che non possa essere a sua volta accompagnata dalla nomina di un vice-presidente legato comunque alla storia juventina. Voce delle ultimissime ore, nota di colore più che notizia verosimile ad momento, quella che vedrebbe lo stesso Lapo Elkann come possibile sostituto di Agnelli, ma con il tutoraggio di un personaggio meglio addentrato in questioni e calcistiche: difficile credere ad una candidatura del genere dopo gli scandali che hanno coinvolto l’ex giovane rampollo di casa FIAT, ma è una indiscrezione di cui va preso atto.

Agnelli via dalla Juventus? E Marotta e Paratici?

Più intricata nell’ottica di una rivoluzione comprendere la posizione del direttore generale Beppe Marotta e del direttore sportivo Fabio Paratici, entrambi legatissimi ad Agnelli. Possibile una loro destituzione? In qualche modo sì, anche se ad oggi risulta difficile ipotizzare l’addio di due dirigenti calcistici che hanno letteralmente costruito le fortune juventine a colpi di mercato e vittorie sul campo. Più facile pensare ad una loro graduale uscita di scena, così come per Agnelli, a favore di altre figure di spicco del mondo del calcio che però, ad oggi, onestamente, è difficile individuare per tali specifiche cariche. Interessanti piuttosto i ruoli che potrebbero giocare nell’ambito di una svolta nel management della Vecchia Signora i nomi di Buffon (già accostato a compiti dirigenziali ed operativi bianconeri al termine della propria carriera da calciatore) e, perché no, di Andrea Pirlo, uomo molto vicino negli ultimi anni alla Juve anche al di fuori dell’ambito legato al rettangolo verde. Molto dipenderà dalle modalità con cui Elkann intenderà intraprendere la strada del cambiamento, ammesso e non concesso che sia davvero convinto al cento per cento di volerlo fare.

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