2016

Thohir e Infantino nei Panama Papers

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Nel mirino un fondo legato alla famiglia del patron dell’Inter

Si allarga al grande calcio lo scandalo dei “Panama Papers”: ieri è spuntato anche il nome di Gianni Infantino, attuale presidente FIFA e al tempo responsabile dei servizi legali a Nyon. Secondo i documenti pubblicati, Infantino avrebbe firmato un contratto per la vendita dei diritti tv della Champions League 2008/09 in Ecuador con due uomini d’affari accusati poi di corruzione, cioè Hugo e Mariano Jinkis, proprietari della Cross Trading, per i quali gli Stati Uniti hanno chiesto l’estradizione. Pare che abbiano pagato per corrompere i dirigenti sudamericani assicurandosi così contratti tv da rivendere a prezzi maggiorati. «Non accetto che la mia integrità sia messa in dubbio. Ho subito contattato l’Uefa per fare chiarezza e l’Uefa ha annunciato di aver controllato tutti i numerosi contratti commerciali e di aver risposto a tutte le domande dei media», ha dichiarato Infantino, che si è detto tranquillo perché non ha avuto rapporti diretti con la società coinvolta e perché ha firmato un contratto in qualità di direttore per una trattativa condotta dalla Team Marketing per conto della Uefa.

NESSUNA CONNESSIONE COL CLUB – Nei documenti di “Panama Papers” è finita anche l’Inter, che inizialmente si è detta tranquilla e poi ha fatto sapere di essere del tutto estranea alla vicenda. La reazione è stata improntata a una certa sorpresa di fronte alle rivelazioni. C’è un riferimento a vecchi e nuovi proprietari del club nerazzurro, ma il nome di Massimo Moratti non compare mai. Ci sarebbe, invece, un riferimento a un ramo vicino alla famiglia di Erick Thohir. Nel mirino un fondo, ma precedente allo sbarco del magnate indonesiano all’Inter. La famiglia Thohir è proprietaria della holding Astra International che opera in tantissimi campi. Inoltre i “Panama Papers” coprono un arco temporale di quasi 40 anni, dal 1977 al 2015.

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