Ancelotti: «Tornare al Real, perchè no? Inter, ti serve Pirlo» - Calcio News 24
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2015

Ancelotti: «Tornare al Real, perchè no? Inter, ti serve Pirlo»

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Continua: «Milan? Non mi sorprende. Nazionale? Per ora no»

A tutto Carlo Ancelotti. Il tecnico italiano, attualmente fermo dopo l’esperienza al Real Madrid, ha parlato di Clasico, Serie A, Pirlo ma non solo ai microfoni di Radio Rai 1: «Crisi Real Madrid? E’ molto complicato, ma bisogna andare piano: siamo all’inizio, i giocatori hanno a qualità per risolvere una situazione del genere. E’ stata veramente un incubo per tutti i tifosi del Real: Barcellona fortissimo ed i Blancos hanno sofferto. E’ difficile da fuori per me giudicare le dinamiche di uno spogliatoio: guardando la partita, hanno sofferto soprattutto a livello tattico, facendo pressione alta ma trovando una squadra a proprio agio con il pallone tra i piedi. Collisione? Ho parlato con Ronaldo la scorsa settimana e non ha detto di aver problemi con Benitez: segue la sua linea e cerca di essere sempre al top, è un gran professionista. Se tornerei al Real Madrid? Ho deciso di prendermi un anno e così è: non cambio idea, mi hanno già cercato altre squadre ma ho risposto a tutte le stesse cose, ovvero che voglio restare fermo e riprendere l’anno prossimo».

 

CONTINUA ANCELOTTI«Ripartire dal Real? Perché no? Anche da PSG e Chelsea, perché no? Pirlo uomo giusto per l’Inter? Credo che l’idea di Pirlo all’Inter nasce dal fatto che Mancini ha messo in piedi una squadra molto compatta e molto fisica, forse manca un po’ di qualità: con Pirlo si metterebbe della qualità che manca, in questo senso lo vedo molto bene. Pirlo rimane un patrimonio del calcio italiano. Inter per lo scudetto? Sì, la solidità è uno degli aspetti più importanti per vincere: Mancini è stato molto bravo, ha capito in fretta che tipo di squadra creare, con calciatori affidabili. E’ un campionato bello ed interessante, ci sono tante squadre con qualità diverse e che possono vincere. Podio personale? E’ difficile anche per me: la Roma mi convince molto per l’attacco, Sarri ha portato idee importanti al Napoli, la Fiorentina è una sorpresa e l’Inter ha la solidità delle squadre vincenti. Sorpreso dalla posizione del Milan? Non mi sorprende, il Milan è in linea con ciò che ha fatto vedere sul campo: è solo questione di tempo. Può ancora rientrare in corsa scudetto, ma deve riprendersi velocemente ed esprimere tutto il potenziale che ha. Sousa? Lo conosco, la Fiorentina sta sfruttando il lavoro di Sousa che è in linea con quello di Montella. Kalinic? Ha fatto bene ovunque: non è una sorpresa, ha ottime qualità. Nazionale? A me piace molto allenare, nonostante le pressioni: farlo tre giorni al mese non è una cosa che mi piace tanto. Devo aspettare che cambio idea per diventare ct: io voglio Conte in Nazionale, lui è bravo ed ha fatto ottimamente fino adesso. Al Milan serve pazienza? La pazienza nel calcio non esiste. Ci sono giovani che a 18 anni magari non saltano fuori come a 21 anni».

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