Il tecnico poi sul mercato: «Vorremmo che Khedira restasse»

REAL MADRID ANCELOTTI – Intervenuto ai microfoni di Radio Nacional de España, Carlo Ancelotti ha parlato della possibilità di allenare un giorno la Nazionale e del progetto avviato da Antonio Conte tra mille difficoltà: «Se dico di non voler allenare la Nazionale mi ammazzano (ride, ndr), ma la scorsa estate non mi hanno nemmeno contattato, perché sanno che a Madrid sto molto bene. Mi piace allenare ogni giorno e stare con i giocatori, fare il ct è diverso e quindi direi di no. Credo che l’Italia abbia un ottimo allenatore, Conte. Sta lavorando tra molte difficoltà, perché in Italia non ci sono top player, ma giovani che hanno bisogno di fare esperienza internazionale e non è semplice. Conte ha cominciato bene. Balotelli? Non ha detto che non lo sopporta più, ma non sopporta che si parli sempre di lui», ha dichiarato l’allenatore del Real Madrid.

I PRESIDENTI – Ancelotti ha parlato poi del rapporto con i presidenti: «Mi piacerebbe rinnovare. E’ complicato trovare un club migliore di questo. C’è tempo, comunque. Non mi è stato offerto nulla ufficialmente, vedremo più in là. Non mi sono mai sentito in discussione qui, sto bene e anche quando l’anno scorso abbiamo avuto dei problemi l’ambiente è stato tranquillo. Perez? Non mi ha mai chiesto la formazione da mandare in campo, mentre a Berlusconi piaceva conoscerla, ma anche lui non ha mai messo benzina sul fuoco nei momenti complicati. A volte lo faceva quando le cose andavano bene e voleva più attaccanti»

OBIETTIVI – Infine, spazio alle considerazioni tra obiettivi e mercato: «Lotteremo per cercare di vincere di nuovo la Champions League. Il Bayern Monaco è ai livelli dell’anno scorso, il Chelsea ha migliorato la sua rosa. Stiamo cercando di giocare un calcio di possesso e verticalizzazioni. Italiani difensivisti? E’ un’etichetta nata con l’Inter di Herrera, ma il Milan di Sacchi giocava difendendo con intensità, pressing, possesso e verticalizzazioni. Mercato? Nessuna richiesta per gennaio, possiamo sostituire Modric con Medran, per esempio. Khedira? Vorremmo che rinnovasse, ma la sua situazione contrattuale non inciderà nelle scelte di formazione»