Ancelotti prima di Napoli-Fiorentina: «Mertens o Milik? Non ho deciso. Ancelottismo? Se non è sul vocabolario...» - Calcio News 24
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2018

Ancelotti prima di Napoli-Fiorentina: «Mertens o Milik? Non ho deciso. Ancelottismo? Se non è sul vocabolario…»

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ancelotti napoli conferenza

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita con la Fiorentina

Carlo Ancelotti è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di domani, alle ore 18, contro la Fiorentina. Queste le parole di Carletto, allenatore del Napoli: «Il mio umore è buono perché finalmente sono tornati i calciatori dalle Nazionali e da ieri ci siamo allenati tutti assieme. Come sapete non c’è Chiriches che si è infortunato e questa è la cosa negativa. Sta già molto bene, ci mancherà ma troveremo le soluzioni a questa assenza. Sono tornati quasi tutti bene, qualcuno era stanco ma tutti saranno a disposizione per domani. Durante la sosta abbiamo avuto il tempo di analizzare la gara di Genova. Non è stata una buona partita ma abbiamo avuto un buon approccio ma è mancata la reazione. Da quel punto di vista di lì dobbiamo crescere molto perché le prime tre partite hanno detto che i nostri primi tempi non sono stati dell’intensità e dell’attenzione che volevamo. Abbiamo subito tanti gol ma siamo una di quelle che ne ha subite meno e questo vuol dire che deve aumentare la nostra concentrazione sui piccoli dettagli. Dire che la fase difensiva è deficitaria non è la realtà. Abbiamo preso tanti gol, è vero, ma abbiamo giocato tre partite di alto livello, la squadra sotto il profilo difensivo si è comportata bene».

Ancora Ancelotti: «Mertens-Milik? Sono tutti e due nelle stesse condizioni, tutti e due hanno giocato 90 minuti e tutti e due sono arrivati abbastanza stanchi, prenderò una decisione dopo l’allenamento di oggi. Inizia un ciclo di partite ravvicinate ma oggi pensiamo alla Fiorentina, dopo penseremo alla Stella Rossa. Sarrismo neologismo: c’è un Ancelottismo? Non lo so. Se non l’hanno tirato fuori vuol dire che non c’è. Da sempre le squadre di Sarri e Guardiola hanno avuto un’identità ben precisa e per questo saltano fuori questi neologismi. La mia filosofia non è legata a una precisa identità percHé mi piace il gioco corto ma anche quello lungo, mi piace il gioco all’attacco ma mi piace anche difendere basso perché la miglior difesa è avere poco spazio alle spalle».

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