2015
Ancelotti: «Juventus, sei già grande»
Il tecnico del Real Madrid sulla crescita europea dei bianconeri
Non vuole fermarsi Carlo Ancelotti, che ha chiuso un 2014 con i fiocchi: l’allenatore del Real Madrid, che ha trionfato alla guida dei merengues, ha parlato da Dubai, dove ha affrontato il Milan in amichevole: «Conquistare l’undicesima Champions sarebbe un sogno anche perché saremmo la prima squadra a vincerla per due stagioni di fila da quando l’Uefa ha cambiato il format della manifestazione. Il presidente Florentino Perez ci tiene tantissimo e noi faremo tutto il possibile per accontentarlo. In questo 2015 non ci poniamo limiti, anzi cercheremo di superare tutti i limiti per arrivare sempre più in alto. Abbiamo una rosa formidabile, fortissima, la migliore del mondo e c’è la fiducia di poter vincere in tutte le competizioni alle quali partecipiamo. È un dovere per il Real, per la sua storia, per il suo prestigio. Questo è il “madridismo”. Dobbiamo lavorare e lottare per trionfare ancora», ha dichiarato il tecnico di Reggiolo, come riportato da Tuttosport.
I CAMPIONI D’ITALIA – A proposito di Champions League, Ancelotti ha parlato della Juventus, unica rappresentante italiana: «E’ una grande squadra e lo ha dimostrato la scorsa stagione proprio nella doppia sfida contro di noi nella prima fase. I bianconeri hanno saputo tenerci testa sia all’andata che al ritorno. Se il gruppo dei giovani saprà fare tesoro di quell’esperienza, i bianconeri potranno candidarsi per la vittoria finale. Il nucleo storico è composto da campioni del mondo e stranieri di valore mondiale cioè giocatori di grande esperienza internazionale. Manca solo quel pizzico di maturità nei più giovani: hanno vinto tre scudetti consecutivi, sono in vetta al campionato anche adesso, ma non hanno ancora acquisito l’esperienza necessaria in Champions League».
CALCIO ITALIANO – E’ evidente, però, la crisi del calcio italiano, del resto l’ultima squadra italiana a conquistare la Champions è stata il Milan di Ancelotti nel 2007: «Il calcio italiano in generale sta vivendo un momento un po’ così, sono venuti a mancare i grandi investitori. Ma in Champions è una questione di cicli. Che iniziano, finiscono e poi ricominciano. Anche da Madrid seguo sempre con grande interesse la Serie A. Juve-Roma? Che vinca il migliore. Io sono legato a tutte le squadre che ho allenato e nelle quali ho giocato».