2014

Ancelotti: «Jesé al Mondiale come Paolo Rossi»

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Il tecnico spinge l’attaccante verso una maglia con le Furie Rosse

Il Real Madrid è in corsa su più fronti e Carlo Ancelotti vuole chiudere al meglio la stagione, magari centrando una doppietta con Liga e Champions League. L’allenatore delle merengues ha parlato della voglia del club madrileno di centrare la coppa europea, che manca da molti anni e andrebbe ad affiancarsi alle altre nove in bacheca: «Vogliamo giocare la finale di Champions, la “Decima” è una parola che viene pronunciata in continuazione da tutti. Abbiamo 90 giorni alla finale, più o meno. Abbiamo lavorato bene in questi mesi per costruire una base solida per la casa, ora dobbiamo decorarla. Non si può pensare a una casa non arredata: la casa è fatta e la vogliamo decorare bene».

MARTINO OK – La principale rivale del Real resta la formazione blaugrana del Barcellona, allenata dal Tata Martino, un tecnico che Ancelotti apprezza e rispetta: «Credo stia facendo molto bene il suo lavoro, mi piace come parla, sempre tranquillo. È il mio tipo di allenatore, mi pare rifletta il mio carattere: non va per la polemica e pensa al meglio per il Barça».

ATLETICO CHOLO – Ancelotti analizza anche il rendimento dell’Atlético e, in particolare, l’apporto che Simeone ha dato e gli input del tecnico argentino alla squdra, che riflette il carattere che l’allenatore attuale aveva da calciatore: «L’Atlético Madrid è come era lui come giocatore: un gruppo solido, unito. Non sono sorpreso che l’Atlético stia giocando a questo livello».

JESÉ COME ROSSI – Infine, chiosa sulla possibile convocazione di Jesé al Mondiale, che è esploso con il Real Madrid quest’anno e potrebbe essere pronto per l’esordio con la nazionale maggiore: «Non sono sorpreso, stiamo parlando di un giocatore che sta disputando un’ottima stagione e ci sono casi isolati di questo tipo anche altrove. In Italia abbiamo l’esempio di Paolo Rossi, che era una sorpresa e ha poi disputato un grande Mondiale».

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