2017

Ancelotti a tutto campo: «Il Bayern non mi ha difeso. Nazionale? Non ora. E su Montella…»

Pubblicato

su

Carlo Ancelotti ha parlato dell’esonero dal Bayern, del futuro e del calcio italiano: l’intenzione è quella di aspettare fino a giugno

Quello intercettato dai giornalisti a margine del ritiro del Premio letterario intitolato ad Antonio Ghirelli è un Carlo Ancelotti all’apparenza sereno. Lo si evince quando chiarisce, come riporta La Gazzetta dello Sport, che alla cerimonia di premiazione si sarebbe presentato anche senza l’esonero dal Bayern: «Sarei venuto anche se il Bayern non mi avesse cacciato, evidentemente volevano essere sicuri che arrivassi puntuale»

Ancelotti ha voglia di scherzare e di pungere allo stesso tempo. Lo fa quando dice: «Contento di essere qui e di parlare in italiano (rifilando una stoccata a chi gli imputava di non aver imparato il tedesco a dovere, ndr)». Poi aggiunge: «Ora andrò in vacanza fino a giugno, mi divertirò molto. E guarderò calcio, certo. Non mi logora, lo preferisco a cinema e passeggiate, è bello vederlo anche da fuori».

Sui progetti futuri, Carletto ha le idee chiare: «Preferisco i club, sarà così fino a quando avrò voglia di stare sul campo tutti i giorni. Poi potrei accettare l’azzurro, se mi volessero. Anche se, come ora, altre nazionali potrebbero avere tasso tecnico superiore al nostro». In ogni caso per la Nazionale, secondo Ancelotti la strada verso il Mondiale è in discesa: «Agli spareggi sarà dura, ma abbiamo compattezza di gruppo, difesa solida e storia».

C’è anche il tempo per una battuta su Montella, che si è detto pronto ad accoglierlo come secondo allenatore al Milan: «Farei volentieri il suo secondo. Facciamo una partita per uno, ma dobbiamo trovare la società che ce lo fa fare. E la troveremo». Quando però si parla dell’esperienza in Baviera, l’allenatore di Reggiolo torna serio: «In 22 anni non ho mai avuto rapporti difficili. Solo che faccio delle scelte e ci vuole l’intelligenza di capirle, più una società che le difenda. La solidarietà dei colleghi mi ha fatto piacere, questo è il calcio inutile scandalizzarsi».

Infine una battuta sulle grandi d’Europa e sulla Serie A: «Non posso dire chi stia giocando meglio adesso, e comunque non conta nulla. Se fai spettacolo prima di dicembre, poi lo paghi a marzo-aprile. Il Napoli? Può essere la sua stagione, sì, Sarri lavora bene perché ha la possibilità di dare continuità al suo progetto».

Exit mobile version