2014

Amelia e Rizzitelli: «Roma, niente è perduto»

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Il commento dei due ex ai microfoni del Corriere dello Sport

La Roma non riesce più a vincere nelle ultime tre partite all’Olimpico contro Sassuolo, Manchester City e Milan. La pausa natalizia servirà ai giallorossi per recuperare forze ed energie in vista della seconda parte di stagione. Il Corriere dello Sport ha intervistato Marco Amelia e Ruggiero Rizzitelli per provare a spiegare il perché di questo digiuno: «Si avverte il peso di vincere obbligatoriamente. Non parlo dei tifosi, che anzi hanno dimostrato una maturità incredibile. Parlo di ambiente, di addetti ai lavori. Altri giocatori, altri allenatori. Tutti dicono che la Roma è più forte della Juventus. Magari è vero, o comunque plausibile, però quest’alone porta ad essere frenetici nel cercare la vittoria. Non c’è la giusta serenità nell’affrontare le partite. E’ quello che è successo contro il Sassuolo e anche contro il Milan. La partita andava gestita diversamente. Ma niente è perduto, se si trova tranquillità: la Juve ha la Champions League che può farle perdere qualche punto per strada».

LOTTA SCUDETTO – Questo, invece, il commento di Rizzitelli: «Il problema è fisico più mentale. Qualcosa è cambiato nella testa dei giocatori dopo la sconfitta contro il Bayern ma non c’è solo quello. Contro il Milan la squadra andava a sprazzi, a strappi. E se lotti per lo scudetto non te lo puoi permettere. Da romanista, benedico il Natale. Questa sosta farà bene ai giocatori e all’allenatore perché tutto sommato niente è perduto. Siamo ancora a -3 dalla Juventus. Garcia? Forse è andato un po’ in confusione, sbagliando delle scelte. Però ripeto, tutto è rimediabile».

 

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