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Ambizione Bologna: sognare l’Europa, dopo Bergamo, è possibile?
Il Bologna ha ottenuto un ottimo pareggio in casa dell’Atalanta. I rossoblù sperano di disputare un grande campionato
Il Bologna di Sinisa Mihajlovic è partito con il piede giusto dopo la brutta sconfitta in Coppa Italia. Un ko, quello contro la Ternana per 4-5, che aveva fatto storcere il naso a molti. I rossoblù però si sono rimboccati le maniche e hanno continuato a lavorare a testa bassa, spingendo sull’acceleratore come da richiesta di mister Miha. Dapprima è arrivata la vittoria interna contro la Salernitana per 3-2 con la doppietta di De Silvestri e il primo gol di Marko Arnautovic, poi è arrivato l’ottimo pareggio in casa dell’Atalanta. Una Dea a tratti irriconoscibile ma va dato anche merito al Bologna che ha saputo fermare la banda Gasperini. La batosta contro la Ternana ha dato la ‘giusta’ spinta, è servita a compattare la squadra. Sono suonati tanti campanelli d’allarme e i giocatori hanno recepito, dimostrando però di non essere la squadra brutta e sconclusionata apparsa in Coppa contro la squadra di Lucarelli (formazione di Serie B).
La grande carica dopo lo 0-0 di Bergamo
E’ ancora ‘calcio d’agosto’, è vero. Ed è ancora molto presto per dare dei giudizi («La gatta frettolosa fece i figli ciechi» ripeteva sempre mia nonna) ma le prime sensazioni sul nuovo Bologna sono sicuramente positive. E la pensano così anche i tifosi. Un centinaio di tifosi si è presentato sabato notte per attendere la squadra che qualche ora prima aveva messo in campo una prestazione convincente e di grande cuore. Il popolo rossoblù aveva bisogno di ritrovare entusiasmo dopo la batosta in Coppa Italia e l’esordio vinto a fatica contro la Salernitana. La gara di Bergamo potrebbe caricare ulteriormente l’ambiente e dare nuova linfa alle ambizioni rossoblù, ricordando le parole di Sinisa Mihajlovic a inizio stagione: «I ragazzi mi conoscono ormai, hanno assimilato bene il lavoro, sono tutti presenti e concentrati e hanno sopportato senza lamentarsi carichi di lavoro che ai miei tempi, quando giocavo, non sarebbero passati così lisci. Quest’anno penso che faremo meglio dell’anno scorso, è il minimo che possiamo chiedere, ma vogliamo stare costantemente nella parte sinistra della classifica provando di avvicinare i primi sette posti. Se riusciamo a mettere a posto i difetti dell’anno scorso avremo tante possibilità». E allora, dopo il pari di Bergamo, perché non sognare?