2016

Amauri: «Gabbiadini è un grande attaccante»

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Amauri, ex attaccante di Napoli e Palermo, ha parlato ai microfoni dell’attuale momento della squadra di Sarri e del suo passato in azzurro

Amauri, ex attaccante di Napoli, Palermo e Juventus, ha parlato ai microfoni del momento della squadra di Maurizio Sarri. Queste le parole rilasciate a Radio Kiss Kiss: «Gabbiadini è un grande attaccante, che purtroppo sta vivendo un brutto periodo nel Napoli, ma questo succede a tutti gli attaccanti. Credo che Gabbiadini con la fiducia dell’ambiente possa fare bene. Sono convinto che gli azzurri possano fare un buon campionato e una buona Champions. Lo scorso anno solo Higuain faceva goal, ora c’è bisogno dell’aiuto di tutto sotto porta, anche Callejon, per esempio, dovrebbe fare di più anche perché la squadra gioca un gioco molto offensivo. Per una punta questo sistema di gioco è l’ideale. Cavoli, sarei proprio contento di giocare in una squadra del genere. Il goal al Napoli quando vestivo la maglia della Juve? Il mio caso è molto diverso rispetto a quello di Higuain. La società azzurra è stata la prima squadra in Italia a darmi fiducia, quindi tengo tanto a questa maglia. In molti si aspettavano la mia esultanza, ma se ho fatto la mia carriera lo devo a questo club, per il quale provo molto rispetto. Io non arrivato dal Flamengo o dal San Paolo, ero uno sconosciuto, non avevo mai giocato da nessun’altra parte. Se Amauri è divenuto Amauri lo deve al Napoli. Se ho avuto l’occasione di tornare? Se n’è parlato qualche volta, quando il Napoli tornò in A, ma mai nulla di serio».

AMAURI CONTINUA – «Immobile? Conosco Ciro dai tempi delle giovanili della Juventus. Si allenava con noi ed eravamo sempre assieme. In molti erano perplessi su di lui, ma io ci ho sempre creduto. All’epoca dissi che dipendeva soltanto da lui, perché aveva tutto per poter arrivare in alto e lui dopo 3 anni diventò capocannoniere di Serie B e due anni dopo lo è stato in Serie A. Calciatori come lui sono destinati a fare bene e sono contento che ci stia riuscendo. La maglia che porto nel cuore? Quella del Palermo, la sento dentro. Andando lì ho dato la svolta alla mia carriera e mi dispiace oggi vedere i rosanero in difficoltà. Rimpianto Juventus e nazionale? Non ne ho. Nella mia carriera ho fatto quello che avrei voluto fare e ne vado fiero. Sono gli altri a dover avere rimpianti, non io. Ci tengo a salutare tutti i napoletani e ringraziarli per ciò che mi hanno dato. Mi auguro che il Napoli possa fare sempre meglio. Parole in napoletano? Ricordo tutto “guagliò”».

 

 

 

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