2014

Amato e mai dimenticato: 17 anni senza Chicco Pisani

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ATALANTA FEDERICO PISANI – Sono trascorsi diciassette anni da quel maledetto 12 febbraio 1997, giorno in cui, in un terribile incidente stradale, persero la vita Federico Pisani e la sua fidanzata, Alessandra Midali. Erano le due di notte: l’auto del giovane attaccante nerazzurro ha sbandato e, dopo aver invaso la carreggiata opposta, è andata a sbattere contro il pilone di un cavalcavia lungo l’autostrada Milano-Laghi. Morti sul colpo i due fidanzatini, 22enne lui e 20enne lei, incredibilmente illesa, invece, la coppia di amici che viaggiava sul sedile posteriore.

CUORE – Diciassette lunghi anni, che, nel cuore dei tifosi dell’Atalanta, non sembrano essere trascorsi mai. Toscano classe ’74, Federico Pisani si mise in mostra con il Margine Coperta, club affiliato agli orobici, e a 15 anni si trasferì a Bergamo. Mino Favini, responsabile del settore giovanile nerazzurro, rimase subito sbalordito dalle sue qualità: piccolo di statura, ma veloce e forte tecnicamente, riusciva ad infiammare le partite con i suoi guizzi devastanti. 

PALMARES – Nonostante la giovanissima età, Pisani non faticò a conquistare il cuore dei tifosi nerazzurri: nel 1993 guidò la ‘Banda Prandelli’ – formata da giocatori di assoluto livello, tra cui Morfeo e Tacchinardi – alla vittoria nel Torneo di Viareggio, piegando in finale per 2-0 il Milan il 25 febbraio. Poi il salto in prima squadra: dopo l’esordio a 17 anni sotto la gestione di Bruno Giorgi, ‘Chicco’ sembrava aver trovato la continuità giusta con Mondonico in panchina. 74 presenze e 7 gol, di cui uno indimenticabile: con un destro a giro meraviglioso, Pisani diede vita alla rimonta dei nerazzurri contro la Roma, avanti grazie a Balbo, e conclusa da un rigore trasformato da Morfeo.

SOFFERENZA – Era il 28 febbraio del 1996, poco meno di un anno dalla tragica morte. Oggi come allora, Bergamo ricorda quei momenti: il funerale in Città Alta, con Piazza Vecchia a dir poco gremita. Atalanta – Vicenza, in programma la domenica successiva, e giocata in un clima più che surreale: vinse 3-1 la Dea, con due gol di Inzaghi e uno di Morfeo, smarcato da Foglio, i due a cui Pisani era più legato. Quella maglia numero 14, la sua, che era al centro della Curva Nord: da allora la Curva Pisani non lo ha mai dimenticato, dedicandogli un coro ogni domenica. E lo farà anche tra qualche giorno, contro il Parma: Chicco&Ale, per sempre nel cuore di Bergamo.

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