Champions League

Amadeus: «Finale Champions: l’Inter è avvantaggiata perché non ha niente da perdere»

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Per raccontare la sua fede nerazzurra basta citare il nome di suo figlio, José, in onore dell’allenatore dell’ultima Champions vinta dall’Inter

Per raccontare la sua fede nerazzurra basta citare il nome di suo figlio, José, in onore dell’allenatore dell’ultima Champions vinta dall’Inter. Il conduttore del Festival di Sanremo e di tantissimi altri programmo tv di successo Amadeus racconta le sensazioni per stasera a La Gazzetta dello Sport. Con la passione genuina del vero tifoso, non disgiunta dall’ironia che lo caratterizza da sempre.
SCARAMANZIE – «Come sempre seguo la partita in piedi, teso, gesticolando: l’ansia è totale, mi sento in campo anch’io, il vero tifoso segue le partite soffrendo. José indosserà una maglia, di Lukaku o di Lautaro. Di certo il televisore sarà a tutto volume, come quando ascolto le canzoni».
SI ASPETTAVA L’INTER IN FINALE – «No, ci davano tutti per spacciati, ma io sono rimasto tranquillo perché non avevamo niente da perdere. Il Cuty è favorito, ma noi abbiamo tanto nazionali abituati a queste partite, siamo sfavoriti, quindi avvantaggiati».
INZAGHI – «É il destino di ogni allenatore essere amato e contestato, il primo indiziato nelle sconfitte. Certo, il rammarico per l’anno scorso rimane, lo scudetto l’abbiamo perso noi, ma tra le coppe, l’accesso alla Champions e questa finale il suo lavoro è stato ottimo. É bravissimo nelle partite secche, ha inventato Darmian terzino, ha messo in luce Acerbi, ha creduto in Mkhitaryan, ha tante qualità, giusto confermarlo».
UN ALTRO FIGLIO LO CHIAMEREBBE SIMONE – «Penso che mi fermerò a due figli. Certo, Simone è un bel nome…».
HAALAND – «Mi preoccupa di più De Bruyne, ma soprattutto il loro controllo totale della palla: l’Inter avrà poche occasioni e non dovrà sprecarle. Secondo me la sfida si vince a centrocampo, adatta per Calha, ma tutti dovranno giocare la partita perfetta, mi aspetto il solito Barella, Darmian sarà fondamentale».

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