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Alvaro Morata: «Champions, Europeo ed Olimpiadi: ecco tutti i miei obiettivi»

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Le parole di Alvaro Morata sui suoi obiettivi con l’Atletico Madrid e la Spagna: «Champions, Europeo, Olimpiadi: ecco cosa voglio»

Alvaro Morata, attaccante dell’Atletico Madrid che noi italiani conosciamo molto bene per il suo passato in bianconero, ha tante idee in testa sul suo futuro. Le ha raccontate in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

SARA’ UN’ESTATE TRANQUILLA – «Beh, con me non si sa mai (ride, n.d.r), non c’è mai un’estate tranquilla! Io all’Atletico sto benissimo e lo stesso vale per la mia famiglia a Madrid. Però non ho più 23-24 anni e bisognerà vedere che idee ha il club sul sottoscritto. Diciamo che al momento non so nulla».

UNA CERTEZZA E UN’INCOGNITA: LE OLIMPIADI – «Sì. Parto dalla seconda: per me è l’ultima opportunità di partecipare ai Giochi, e la cosa ovviamente mi farebbe grande piacere ma intanto va detto che la decisione finale spetta al club. E poi dipende da come va la stagione: se arriviamo alla finale di Champions, magari, poi c’è l’Europeo, e se ci mettiamo anche i Giochi si va molto lunghi e si rischia di pagarlo il prossimo anno».

I QUARTI DI CHAMPIONS – «Uno scontro difficilissimo con il Borussia Dortmund. Con il ritorno in Germania, e fuori casa dobbiamo migliorare. Abbiamo perso a Cadice e a Siviglia che non vincevano da settembre… È difficile da spiegare, perché non è certo un problema di attitudine, noi diamo tutto. È un’annata strana, e a volte nelle stagioni anomale succedono cose meravigliose. Aver superato l’Inter è stata un’iniezione di adrenalina, se passiamo i quarti poi ce la possiamo giocare con chiunque».

L’EUROPEO – «Io firmo perché Spagna e Italia vadano avanti, e aggiungo una cosa: chi si qualifica dal nostro girone poi andrà lontano. Ma sarà durissima. La Croazia ha un gene competitivo immenso, secondo e terzo posto ai Mondiali, fuori con noi all’Europeo ma potevano passare, e l’anno scorso in Nations League li abbiamo battuti ai rigori. E l’Albania ha fatto un girone spettacolare. Il problema è che non si può sbagliare: se perdi un colpo sei subito sotto pressione. Ma io da capitano dico che questa Spagna ha un grande gruppo, e penso all’Italia: voi l’Europeo del 2021 l’avete vinto grazie alla forza del gruppo, quello è l’esempio da seguire».

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