Serie A
Carlos Alos è sicuro: «Morata farà 15 GOL; De Gea? Restare un anno fermo è un RISCHIO, Fabregas ha iniziato bene…»
Le parole di Carlos Alos, ct della Bielorussia, su alcuni protagonisti spagnoli della Serie A, in particolare Morata, De Gea e Fabregas
Carlos Alos, commissario tecnico della Bielorussia ha parlato a Sky Sport, parlando di molti temi legati ad alcuni protagonisti spagnoli della Serie A, tra questi il rossonero Morata, il tecnico del Como Fabregas e il nuovo portiere della Fiorentina De Gea.
MORATA – «Nessuno lo sa, ma penso che possa farne più di 15 in Serie A perché ne ha il talento. Poi queste sono statistiche e io sicuro che farà una grande stagione. Alvaro è un attaccante che non solo ti garantisce dei gol ma aiuta anche la squadra. E questo aspetto va oltre la vena realizzativa. Magari non avrà fatto tanti gol all’Europeo, ma è stato lo stesso determinante per La Roja. Parliamo di un attaccante rapido che punta i difensori e che grazie al suo fisico e alla sua altezza liberava spazi per altri giocatori come Yamal e Williams. Adesso gli esterni rossoneri come Leão e Pulisic potranno approfittare in modo simile del suo lavoro. Ai milanisti dico che sarebbe riduttivo giudicare Morata solo per i suoi gol, parliamo di uno che si fa in due per la squadra, un attaccante votato al sacrificio».
CRITICHE ATLETICO MADRID – «Non lo so ma posso dire che essendo il capitano della Spagna Alvaro aveva il rispetto di tutto lo spogliatoio, giocatori, allenatori inclusi. E più in generale di tutto il calcio spagnolo. Ma a volte è dura controllare i tifosi… e poi Alvaro ha vestito le maglie di grandi rivali come Real e Atletico Madrid. E per i tifosi non è facile accettarlo».
FABREGAS – «A volte grandi giocatori diventano ottimi allenatori, altre no. Ma Cesc ha iniziato bene, portando il Como in Serie A. Non lo conosco ma sembra una persona molto intelligente. E poi è stato allenato da alcuni dei più grandi allenatori come Wenger, Guardiola e Del Bosque. Avrà sicuramente imparato tanto da loro e da giocatore ha vissuto esperienze fantastiche. Vediamo come riuscirà a trasmettere questi concetti da allenatore. Diamogli del tempo. Poca esperienza? Questo lo scopriremo con il tempo, il calcio non è matematica che devi avere una certa età… ma Cesc è stato un calciatore fantastico, uno dei top della Spagna che ha fatto la differenza ad alti livelli. Ha lasciato il suo paese quando era ancora un bambino per andare all’Arsenal. Esperienze del genere ti aprono gli occhi».
DE GEA – «David è stato fermo per più di un anno e a questa età non sai mai come tornerai. Anche se credo che per un portiere l’inattività ha un impatto minore. De Gea è stato un grande portiere che purtroppo in Spagna non ha il rispetto che merita. E questo nonostante il fatto che abbia giocato ad alti livelli sia nell’Atletico che a Manchester per anni. Forse ha pagato il fatto che abbia trascorso tantissimi anni all’estero. Avesse giocato nel Barca, Real Madrid o Atletico Madrid forse avrebbe goduto di una stampa migliore. E poi con la Spagna ha avuto tanta sfortuna nei grandi tornei e questo di sicuro non lo ha aiutato. Detto ciò mi auguro che torni ai suoi livelli adesso alla Fiorentina».