Editoriale

Allenatori Serie A: da Conte a Pirlo, una categoria sulle spine

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Non è il massimo essere tra gli allenatori di Serie A in queste settimane: allo stato attuale sono pochissimi quelli sicuri di mantenere la panchina

Allenatori in Serie A? Per carità, non è proprio il momento. A poche ore dal termine di un campionato appassionante e sorprendente, l’attenzione già si è spostata sui destini delle panchine che, a oggi, sono tutte o quasi piuttosto traballanti.

Solamente Gasperini e Pioli sembrano infatti sicuri della permanenza. Il primo va verso il consueto rinnovo annuale con la sua Atalanta, il secondo ha scansato le nubi recenti guadagnandosi una strameritata conferma dopo aver condotto il Milan in Champions League.

Molto meno fluida la situazione del campione d’Italia Antonio Conte. Le vicissitudini societarie dell’Inter non lasciano dormire sonni tranquilli e il prossimo incontro con Zhang dovrà fornire risposte definitive. Al pari dei nerazzurri, anche tra i rivali bianconeri non c’è granché certezza. La posizione di Pirlo, malgrado il buon finale di stagione, resta sotto stretta osservazione e le suggestioni Allegri e Zidane restano vivissime.

Scendendo in quota Europa League, De Laurentiis ha già freddamente congedato Gattuso e si appresta a riavviare l’ennesimo nuovo progetto con Sergio Conceicao. E non va meglio nella Capitale: la Roma ha anticipato tutti tagliando Fonseca e chiudendo il botto Mourinho, mentre tra la Lazio e Simone Inzaghi l’addio non è mai stato così vicino.

De Zerbi ha considerato concluso il suo ciclo con il Sassuolo e ora attende lo Shakhtar Donetsk, non provate a chiedere a Ranieri cosa pensa di Ferrero, Juric si è stufato di fare le nozze con i fichi secchi in quel di Verona.

Ci sono poi i “salvatori” della categoria cui però l’impresa potrebbe non essere sufficiente per la riconferma. Ballardini non ci si stupisce che possa lasciare ancora il Genoa, Iachini non è e non sarà mai al centro dei pensieri di Commisso, per Gotti sarà forse l’ora di testarsi lontano dal Friuli. Mentre Torino e Cagliari riflettono su Nicola e Semplici, per quanto onestamente non dovrebbero proprio farlo.

E poi c’è Mihajlovic, sotto contratto con il Bologna ma felice a giorni alterni e con qualche sirena ammaliatrice pronta a risuonare. Così come per la rivelazione Italiano, sulla bocca e sui taccuini di parecchi. Per non parlare dei retrocessi Filippo Inzaghi, Cosmi e D’Aversa, altri tre allenatori di Serie A ben lontani dal proseguire i rispettivi percorsi. Non una novità, di questi tempi.

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