2017
Ad Allegri quel che è di Allegri: stasera ha stracciato Sarri
Massimiliano Allegri si prende una rivincita su Sarri: la sua strategia in Napoli-Juventus è risultata decisiva
Abituato a vincere, piuttosto che a convincere, Massimiliano Allegri non ci farà neanche più caso. Agli esteti del calcio, a quelli che «la Juventus gioca male», potrebbe rispondere mostrando il palmares o da stasera la registrazione di un Napoli-Juve in cui ha stracciato sul campo l’allenatore più vezzeggiato d’Italia: Maurizio Sarri.
Perché così come bisogna ammettere che il Napoli gioca il calcio più bello da vedere del nostro campionato, si deve dire che stasera sul piano strategico tra i due allenatori non c’è stata partita. Dalla sua parte della scacchiera, Allegri ha deciso di imbastire una mossa d’apertura spregiudicata. All’inizio ha chiesto ai suoi pedoni d’avanzare senza paura. Si è esposto al rischio d’essere infilato in ripartenza, ma sapeva che l’effetto sorpresa avrebbe potuto sortire danni maggiori al rivale. Quel rivale, rappresentato da Sarri, incapace di prevedere una partenza a razzo della Juventus al San Paolo e di tappare l’emorragia culminata con il gol di Higuain al 13′.
Credeva, il tecnico del Napoli, di avere tutto il tempo per disegnare le consuete trame di gioco, viste – a sprazzi – soltanto nel secondo tempo. Purtroppo per i partenopei, però, era ormai troppo tardi: Allegri era già contento d’aver sfruttato la tecnica delle sue truppe in avanscoperta. Una volta trafitto Reina con il cecchino Higuain, il Re avversario era sotto scacco. Per questo, non s’è preoccupato nella ripresa d’abbassare la linea di difesa, di mettersi a soffrire in trincea, di giocare all’italiana. Perché a calcio, come a scacchi e come in guerra, conta vincere. Allegri lo sa ed è stato premiato.