2016

Allegri: «Vogliamo fare la storia. Quel bonus per la Champions…»

Pubblicato

su

Massimiliano Allegri vuole passare alla storia con la Juventus e vuole vincere tutto: Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e – anche se è dura – Champions League

La Juventus di Massimiliano Allegri vola in classifica e torna in campo dopo la sosta ma intanto il tecnico si racconta a Walter Veltroni e parte dalla sua infanzia a Livorno e dalle prime partite sui campetti fantozziani di periferia. Parla del padre operaio e della madre infermiera e di quanto siano stati importanti per lui e poi si sofferma sulle doti di un buon allenatore, ovvero quella di far meno danni possibile e di riuscire ad ascoltare i giocatori e comprendere le partite. L’allenatore deve saper insegnare secondo lo juventino, adesso un tecnico ha in mano venticinque aziende e non venticinque giocatori e sente di doverli difendere sempre e comunque.

ZERO A ZERO – Si passa poi a parlare di calcio giocato e del primo derby con Maurizio Sarri in Serie C, uno zero a zero orrendo, poi Allegri elogia i giocatori più intelligenti che ha avuto e mette al primo posto Clarence Seedorf. «Il nucleo di una squadra vincente lo fornisce chi conosce il nostro calcio, ergo gli italiani. Gli argentini sono un’eccezione perché sono molto simili a noi» continua l’allenatore della Juventus a proposito della ricetta per poter vincere in Serie A, cosa che il livornese spera di poter fare anche quest’anno: «La Juventus è a caccia di un obiettivo storico come il sesto Scudetto. Vogliamo anche la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. La Champions League per ora è dura, col Lione ci giochiamo la qualificazione». Non cambia il modo di inserire gradualmente i giocatori, Allegri afferma che deve saper trattare con equilibrio la Juventus e porta l’esempio di Dybala.

IL RETROSCENA UCL – Al momento dell’arrivo alla Juve l’ex milanista non è stato accolto alla grandissima, ma racconta un retroscena al momento della firma: «Misero un bonus per la Champions League, pensavo scherzassero e invece arrivammo in finale e perdemmo per poco». Si parla anche delle riforme da fare nel calcio italiano e Allegri pensa che servano più strutture e più materiali informativi anche per i giovani; a proposito di giovani impossibile non elogiare il baby bianconero Moise Kean e non parlare di calciomercato. «Finestra di gennaio? Arriva un giocatore a febbraio e nemmeno hai tempo di inserirlo. Quella finestra deve essere spostata a novembre» chiude Allegri a Il Corriere dello Sport.

Exit mobile version