2018

Allegri: «Dopo la Juve andrò all’estero. Nazionale? Ecco quando»

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Massimiliano Allegri si racconta in un’intervista al Telegraph

In una lunga intevista concessa al Telegraph, Massimiliano Allegri ha raccontato i suoi piani per il futuro da allenatore: «Quando lascerò la Juventus sicuramente andrò all’estero, in Italia non vedo altre destinazioni. Ho ancora cinque-sei anni in un club prima di pensare a una nazionale. Non voglio fare l’allenatore per sempre, è difficile restare al vertice per tanto tempo. Sono un allenatore ‘naturale’, non costruito».

Allegri ha spiegato di non essere un tipo di tecnico che vive di solo calcio tutto il giorno: «Non sono un allenatore che pensa troppo alla tattica o alle analisi degli avversari. Sono molto più istintivo. Un allenatore deve prender le decisioni in base alle sensazioni che ha. Altrimenti sarebbe solo sedersi davanti a un computer e il calcio sarebbe come la playstation. Non sono così. Nel calcio ci sono molte persone che cercano la perfezione con la tattica ma è impossibile perché ci sono troppe variabili. Non posso essere un allenatore 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Non credo sia necessario vedere 24 ore di video, bastano 20 minuti. Bisogna solo essere concentrati in quel breve periodo. Ogni mattina mi alzo alle 7, porto mio figlio a scuola e per un’ora guardo i video per preparare gli allenamenti. Lo faccio la mattina perché la mente è più fresca».

In ogni caso questo non vuol dire che Allegri non voglia essere preparato su ogni minimo dettaglio: «Ogni giorno, sul campo, l’allenatore deve conoscere ogni suo giocatore, come sta, come si sente. Se ha dormito poco, se ha avuto problemi con la moglie o con i figli a scuola. E’ importante adattarsi. L’aspetto psicologico è cruciale».

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