2014
Allegri: «Aziendalista? Un complimento»
E poi a Conte: «Buon lavoro, organizziamoci»
JUVENTUS ALLEGRI – Ospite de Il Sole 24 Ore per un convegno realizzato per i 20 anni della Business School del quotidiano di Confindustria, Massimiliano Allegri ha parlato di leadership e del suo valore in una squadra di calcio: «In Inghilterra gli allenatori sono sicuramente diversi rispetto a qui da noi in Italia anche se le cose stanno cambiando nel nostro campionato. Un allenatore deve rendere conto alla propria azienda. Solo che qui in Italia un allenatore che segue questa linea di comportamento è considerato “aziendalista” nel senso meno positivo del termine. Non è un manager… Quando mi danno dell’aziendalista, lo prendo per un complimento perché devo portare risultati alla mia società. Ma non vuol dire che la formazione la fa il presidente. Coinvolgo tutti, anche una battuta del magazziniere può essere utile. Delego ai miei collaboratori perché, se parlo sempre io, vengo a noia. In allenamento cerco di rompere la routine», ha spiegato l’allenatore della Juventus.
CALCIO ITALIANO – Massimiliano Allegri poi non ha escluso l’ipotesi di lavorare all’estero in futuro, ma al tempo stesso coglie l’occasione per difendere il calcio italiano: «Mi piacerebbe, ma in là: mi trovo bene in Italia. Nei 2 mesi a Londra ho capito che non si può cambiare una cultura calcistica. Calcio italiano? Non denigriamolo troppo. Nell’ultimo decennio abbiamo vinto un Mondiale, due Champions con Inter e Milan e fatto una finale Europea. No, secondo me non va cambiato, va solo migliorato. Ovviamente dal 1960 a oggi molte cose sono diverse. Ci vogliono migliorie non solo a livello economico ma anche per quanto riguarda infrastrutture e metodologia di lavoro. Bisogna lavorare a agire tutti andando in una sola direzione. La differenza con Inghilterra, Francia e Spagna la fanno i budget. Bisogna cambiare dai vivai. La Juventus è la squadra più forte d’Italia perché negli ultimi anni è cresciuta molto, aumentando il fatturato».
NAZIONALE – E poi replica ad Antonio Conte, che si aspetta maggior affezione nei confronti della Nazionale: «Sta facendo un buon lavoro. Come al solito è importante che tutti lavorino bene, in sintonia per fare in modo che si possa migliorare insieme. Il presidente Agnelli ha detto che c’è un calendario unificato a livello internazionale per la gestione dei calciatori e le società italiane lo rispettano. Per quanto mi riguarda sono molto contento quando i miei ragazzi vengono chiamati in Nazionale. Si tratta di un valore aggiunto importante, si può migliorare la situazione non solo in Nazionale ma in generale. Basta organizzarsi, aiuta a crescere noi e il calcio».