2017
Juventus, Allegri e le storie tese: non solo Dybala – VIDEO
Juventus: Allegri vs. Dybala, back to the origins. Il mister bianconero è da sempre protagonista degli scontri con giocatori di personalità
Se nel calcio come nella vita è tutta questione di feeling, allora tanto meglio saperlo prima. Perché mai nel caso di Massimiliano Allegri, tre indizi fanno una prova e forse pure qualcosa in più. L’allenatore della Juventus ultimamente non sarebbe granché in rapporti con uno dei suoi giocatori, Paulo Dybala, escluso dal recente big match con l’Inter e, a quanto pare, messo alle corde dal proprio tecnico dopo un periodo sfortunato (in campo dicono i più, pure fuori inizia a sussurrare qualcun altro). L’attaccante argentino è l’ultimo di una schiera infinita di giocatori a cui la stirpe bianconera affida i propri sogni di gloria: le movenze, i gol, la classe e soprattutto il numero 10 sulle spalle fanno di lui a tutti gli effetti un predestinato. Un predestinato a cui Allegri non dà più troppo credito, perché con quelli della guisa di Dybala il mister livornese non va sempre d’accordo.
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Allegri e le storie tese: tutto cominciò con Pirlo e Inzaghi
Sembrerebbe quasi, a guardarla da fuori, che Allegri nutra chissà quale antipatia recondita nei confronti di chi è stato dotato dalla natura di talento e personalità al di sopra della norma. Quando era allenatore del Milan, per esempio, l’attuale mister bianconero ebbe da ridire nei confronti di Andrea Pirlo. Il centrocampista venne giudicato come ormai troppo anziano per reggere le sorti rossonere e venne relegato quasi ai margini della squadra. Era il 2011 e la storia di Andreino da Brescia pareva ormai segnata. E invece non lo era. Il destino gli avrebbe ancora riservato un passaggio alla Juventus, altre vittorie, una nuova giovinezza e, dulcis in fundo, un nuovo incontro con Allegri ed un altro Scudetto insieme, quindi l’addio definitivo all’Italia.
Del resto l’anno dopo Allegri pensionò quasi alla stessa maniera anche Filippo Inzaghi. L’allora bomber rossonero, idolo delle masse milaniste, fu relegato al ruolo di comprimario dal mister toscano. L’epilogo tra i due, narra la leggenda, fu uno scontro acceso nel centro tecnico di Vismara, al termine del quale Superpippo prese la decisione di ritirarsi. Meglio lontano dal pallone che con Allegri tra i palloni.
Allegri vs. Ibrahimovic… e poi tutti gli altri
Al Milan Allegri ebbe da ridire anche nei confronti di Zlatan Ibrahimovic. Con lo svedese nacque una rissa negli spogliatoi dell’Emirates Stadium nel corso di una partita di Champions League contro l’Arsenal. Le cronache, anche in questo caso avvolte nella leggenda, parlano di un confronto ai limiti della razionalità finito alle mani pure per motivi extra-calcistici. Di mezzo ci sarebbe stata la showgirl Cecilia Capriotti, ma in questo caso finisce la storia ed inizia il gossip.
Di lì in poi una serie di “vaffa” urlati o sussurrati, ma pur sempre “vaffa” pesanti. Con Luca Antonini, ancora ai tempi del Milan o, in periodi più recenti, con Carlos Tevez alla Juventus (sostituito a cinque minuti dalla fine della finale di Champions col Barcellona mentre le telecamere immortalavano il labiale dell’Apache argentino: «Cagon», ovvero “fifone”).
Allegri alla Juventus: da Bonucci ad Higuain… infine Dybala
Sempre una finale di Champions League, due anni dopo, sarebbe stato per Allegri il teatro di un nuovo faccia a faccia: quello con Leonardo Bonucci. Il difensore bianconero non avrebbe digerito l’esclusione, mesi prima, dalla decisiva partita con il Porto. Leo, relegato su di uno sgabello ad assistere al match come un dentista qualsiasi, se la sarebbe legata al dito e a fine stagione, infatti, avrebbe sancito l’addio alla Juve per il Milan. Tra lui e l’allenatore però le cose già da un po’ non andavano nel verso giusto. Contro il Palermo, qualche giorno prima la gara portoghese, era finita a insulti in campo: l’inizio della fine.
Poi, qualche settimana fa, le frizioni con Gonzalo Higuain, ridotto pure lui alla panchina, esattamente come il connazionale Dybala adesso, al culmine di una crisi a suo modo inspiegabile. Acciughina Max non s’è fatto mancare nulla: nemmeno un mezzo battibecco, proprio qualche giorno fa contro l’Inter, con Miralem Pjanic, sostituito nel bel mezzo del match. Qualche settimana prima, a non prendere benissimo una sostituzione, era stato il collega di reparto del bosniaco, Sami Khedira. Allegri con i giocatori di personalità deve avere un problema, o forse sono questi ultimi ad averlo con Allegri. In fin dei conti, se alla fine vinci, non ci fa caso più nessuno.