L’allenatore della Juventus presenta la sfida di Champions

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Borussia Dortmund, Massimiliano Allegri ha fatto il punto della situazione in casa Juventus: «Partiamo da un vantaggio, dal 2-1 dell’andata. Conosciamo le difficoltà della partita, ma anche il Borussia conosce le sue difficoltà. Sarà sicuramente una bella partita, difficilmente finirà 0-0, per cui dovremo fare due gol per passare il turno. Abbiamo giocato bene e diversamente rispetto all’andata con il Borussia nelle ultime partite. Loro hanno grande velocità e fanno tanta pressione, quindi dovremo giocare bene tecnicamente, sbagliare poco e sfruttare i loro punti deboli. Cambio di modulo? A partita in corso dipende da come va la partita. Formazione? Ho ancora dei dubbi, non so se giocare con la difesa a tre o a quattro. Entro domani deciderò. Sono contento delle parole di ieri del presidente: da una partita non si giudica una stagione. Abbiamo lavorato bene finora, ma vogliamo passare il turno e arrivare ai quarti. C’è ancora la pratica campionato da chiudere: il vantaggio è importante, ma non è finita. Poi c’è la Coppa Italia, dove abbiamo la possibilità di ribaltare il risultato. Possiamo giocarci tutti gli obiettivi, ma bisogna essere bravi, soprattutto domani sera», ha dichiarato l’allenatore bianconero.

CONFERME – Allegri ha poi proseguito: «Marchisio? Ha caratteristiche diverse da Pirlo, perché Andrea ha la capacità di dettare i tempi e capisce i vari momenti della partita, oltre ad essere bravo sui calci da fermo. Claudio sta facendo un’annata straordinaria, per me non è una sorpresa, è uno dei migliori centrocampisti europei per capacità tecniche, fisiche e tattiche. La partita d’andata è stata ben arbitrata, ci possono essere falli più duri, ma è meglio quando l’arbitro lascia giocare. Domani la partita sarà equilibrata e aperta. Barzagli? Le sue condizioni sono ottime: è tornato alla grande dopo otto mesi, sono molto contento di aver recuperato un giocatore di cui abbiamo sentito la mancanza».