2014

Alex: «Inzaghi ha una fame incredibile»

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Il brasiliano su Berlusconi: «Ci fa focalizzare sulla vittoria»

MILAN ALEX – Non è ancora riuscito a blindare la difesa del Milan, ma finora si è rivelato un esempio per i giovani ed un punto di riferimento nello spogliatoio e per Filippo Inzaghi: si tratta di Alex, che è consapevole di dover lavorare di più rispetto al passato, visto che il campionato italiano pone maggiore attenzione a livello tattico e fisico. Ai microfoni di Tuttosport il difensore rossonero ha spiegato la scelta di lasciare il Paris St Germain: «Volevo giocare e quando hanno preso David Luiz ho capito che non ci sarebbe stato più posto per me. A quel punto il Milan era la scelta migliore».

L’ITALIA DELLE POLEMICHE – Il brasiliano ha parlato poi della sfida tra Juventus e Roma e delle polemiche che l’hanno poi caratterizzata: «L’ho vista poco, ma ha confermato che Juventus e Roma sono le due squadre più forti del campionato. E se la giocheranno fino alla fine. In Italia si discute più che altrove. Ogni decisione, ogni gol diventa motivo di polemica. Ma se Totti ha dei pensieri in testa, è legittimo che li esprima, anche se creano altre tensioni».

FAME IRREFRENABILE – L’attenzione si è spostata poi su Filippo Inzaghi, che ha una voglia di vincere irrefrenabile e che ha affrontato da avversario quando era al PSV Eindhoven: «Nonostante sia giovane, ha una voglia di vincere incredibile. Non molla mai, pensa calcio H24. E poi ci fa vedere un sacco di video. Siamo sempre davanti alla tv per vedere e capire. E’ lo stesso di allora: non si ferma mai». Alex punta poi su Menez, che può contare sulla fiducia del suo allenatore. Su Berlusconi, invece, spiega: «Parla di tutto, non solo di calcio. Per questo lo ascoltiamo. Straordinaria la capacità di farci sentire gruppo. Quando se ne va, siamo ancor più focalizzati sulla vittoria».

LA RETROGUARDIA – Infine, una considerazione sulla difesa del Milan, che finora ha fatto un po’ acqua: «Una squadra come il Milan non può prendere i gol incassati a Parma. Ci sono stati errori individuali e di squadra. Stiamo lavorando per avere una buona intesa, tra noi centrali, e ci vuole tempo. Ma siamo sulla strada giusta».

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