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Inter-Milan, Albertini: «Può essere la partita della SVOLTA, ecco chi saranno i giocatori DECISIVI»
Le parole di Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, sul derby Inter-Milan: «Il calcio non mi manca, ma il derby fa tornare ragazzini»
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Demetrio Albertini ha parlato così di Inter-Milan:
DERBY – «Il derby vale tre punti come qualsiasi altra partita, ma, non nascondiamolo, ha un valore speciale. L’ho giocato in quattro città diverse (anche a Roma, Madrid e Barcellona, ndr), ma per me il vero derby è quello di Milano. Sono cresciuto a Milano, da tifoso rossonero, e affrontare l’Inter ha sempre avuto un fascino particolare».
INTER FAVORITA – «Sì. Senza dubbio».
COSA HA IN PIU’ DEL MILAN – «La consapevolezza che è cresciuta nel tempo grazie al duro lavoro e alla comprensione reciproca. L’Inter dà l’impressione di una grande coesione, che non deriva solo dalla tattica e dalla qualità tecnica, ma anche dal feeling nello spogliatoio».
AMBIENTE MILAN – «I risultati rispecchiano quanto visto sul campo: non c’è stata una partita che meritavamo di vincere e che non abbiamo vinto».
TIFOSI – «I tifosi lo aspettano con preoccupazione visto quanto visto finora, mentre per i giocatori di Fonseca è l’occasione per dimostrare il loro valore e invertire la tendenza»
GIOCATORE CHIAVE PER L’INTER -«Lautaro, finora bloccato e sottotono, mi preoccupa: vorrà riscattarsi contro il Milan per ‘ripartire’ la stagione».
GIOCATORE CHIAVE PER IL MILAN – «Forse Leao , che aspettavamo che dimostrasse continuità. Nessuno mette in dubbio le sue qualità, ma la sua prestazione è stata troppo incostante. Speriamo che il derby sia una partita ‘in salita’ per lui e non ‘in discesa’. Non gli stiamo chiedendo di trascinare la squadra o di essere il leader, solo di fare la differenza»
FONSECA – «Per raccogliere i frutti di un allenatore che mette in atto uno stile di calcio così diverso dal suo predecessore, ci vuole tempo. Tuttavia, vedendo lo spirito in campo, ho i miei dubbi. Speriamo che le cose cambino nel derby».
INZAGHI – «E pensare che quando ha sostituito Conte qualcuno ha detto che Simone non era un vincente… Ha fatto un percorso importante e ha costruito una squadra che si è consolidata nel tempo. L’Inter può avere una partita no, ma è forte».
OTTIMISMO – «C’è sempre speranza: da tifoso, credo che i giocatori attuali non vogliano essere ricordati come quelli che hanno perso il settimo derby di fila e hanno fatto la storia… dalla parte sbagliata».
INTERISTI FIDUCIOSI – «Se lo sono prima di entrare in campo, non mi interessa. Basta
che siano tristi alla fine».
IBRA – «Ora abbiamo capito il suo ruolo. Ha assunto le sue responsabilità e, con la sua personalità, può avere un impatto anche fuori dal campo».
QUALI DERBY VORREBBE GIOCARE – «Tutti. Non mi manca il calcio, ma mi manca il derby. Se il calcio unisce tutte le classi sociali, il derby ci fa tornare tutti bambini».