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Albertini: «L’Europeo 2032 a Italia e Turchia? È giusto così, ci abbiamo provato per molti anni…»

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Demetrio Albertini, ex centrocampista, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A dell’assegnazione degli Europei di calcio del 2032 a Italia e Turchia

Demetrio Albertini, ex centrocampista, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A dell’assegnazione degli Europei di calcio del 2032 a Italia e Turchia.

PAROLE – «L’Europeo 2032 a Italia e Turchia? È giusto così, perché ci abbiamo provato per molti anni e non ci siamo riusciti per diversi motivi. L’ultima volta che abbiamo vissuto un evento casalingo è stato in occasione del mondiale nel 1990. Con la Turchia ci saranno tutte le sinergie necessarie per fare una bellissima competizione. Come prima cosa dobbiamo fare un’analisi su quello che siamo e dobbiamo essere predisposti ad accettare le criticità che ad oggi ci distinguono. Va ricordato come negli anni ’90 avevamo il campionato più seguito ed evoluto di tutti: ad oggi non è così, anche se rimaniamo tanto appetibili e lo dimostrano i fondi stranieri che stanno investendo sul nostro paese. La prima criticità sono le infrastrutture: oggi gli stadi non sono all’altezza e la burocrazia blocca qualsiasi tipo di investimento ed ammodernamento. Ci vogliono tanti anni per programmare quello che è il futuro dei nostri stadi e questa penso che sia la criticità più grossa. La seconda è la riforma del calcio e dei campionati soprattutto, non si deve solo discutere di numeri ma si deve fare un progetto sistemico che anche io nella mia candidatura del 2014 auspicavo»…

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