2015

Albertini: «I club investano sui giovani»

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Demetrio Albertini aggiunge: «Non pensate solo ai soldi dei diritti tv»

Demetrio Albertini si è dimesso dalla Federazione dopo il Mondiale e ha perso il rush finale contro Carlo Tavecchio ma rimane una delle più autorevoli voci del calcio italiano a livello politico. Proprio Albertini infatti ha dichiarato: «Dopo il Mondiale era arrivato il momento di cambiare e ho provato a candidarmi come presidente. Ho perso ma sono stato coerente con le mie idee. Non volevo vincere ma mostrare un dissenso rispetto al passato, volevo un programma nuovo che a oggi nessuno ancora ha fatto».

LE PAROLE DI ALBERTINI – Albertini ha proseguito: «Non bisogna solo pensare ai soldi dei diritti tv, perché il futuro passa dalla condivisione di un progetto sportivo. Bisogna salvaguardare i tifosi e la loro passione. Il libro di Tavecchio? Avrei preferito investire in gare per promuovere i giocatori giovani. Oriundi? Vogliamo una nazionale competitiva ma senza giocatori nei top club, se uno è eleggibile allora è giusto convocarlo». L’ex rossonero a Gazzetta TV ha concluso: «I club non vogliono investire sui vivai, lo si vede dai 2500 stranieri tesserati in due anni».

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