2014

Ajaccio, Tallo: «Roma? Vorrei restare in Ligue 1»

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AJACCIO ROMA TALLO – Gadji Celi Carmel Junior Tallo meglio conosciuto come Junior Tallo è un attaccante dell’Ajaccio di proprietà della Roma. L’attaccante è una delle poche note liete della stagione e ha attirato diverse attenzioni su di sè grazie a delle buone prestazioni e ai 4 gol in 12 presenze messi a segno in Ligue 1.

LE DICHIARAZIONI – Tallo ha parlato del suo futuro ma non solo ai microfono di Calciomercato.com: «Se sono in prestito secco? No, sono in prestito con diritto di riscatto. Futuro? Non dipende da me. Sono felice all’Ajaccio. In linea generale, vorrei restare in Ligue 1. Che posso dire di Totti? Che è un fenomeno assoluto. Aver avuto la possibilità di allenarsi con lui e di imparare da lui è stato importantissimo per me. Mutu? C’è poco da dire su Adrian. In Italia conoscete tutti il suo valore. E’ stato un onore giocare con lui per sei mesi, e pure un piacere, parlando entrambi italiano abbiamo legato molto. E’ stato un giocatore importante per noi, ha segnato 11 reti, ma era previsto che se ne andasse».

RAVANELLI E IBRA – «Di Ravanelli non posso dire che un gran bene. E’ stato lui a volermi e a darmi l’opportunità di giocare. Il mister ci dava integratori sospetti? Ho letto, ma io non ne so niente. Se qualcosa è avvenuto, non ne sono al corrente. Tra l’altro in quel periodo ero fuori per infortunio. Ibra? Ibra è il mio idolo assoluto. Mi ispiro decisamente a lui. Drogba? Per il mio Paese e per la mia generazione si tratta di una vera e propria icona. Ha fatto bene in tutti i Paesi in cui ha giocato, ha segnato in finale di Coppa dei Campioni. Lui può giocare ovunque».

L’ITALIA – «Se non voglio tornare in Italia? Non ho detto questo. E non escludo un ritorno alla Roma. Solo che in Francia mi è stata data la possibilità di giocare, in Italia no. Tutto qui. Comunque vediamo, mi fido molto del lavoro del mio agente Christophe Mongai. Ajaccio la mia priorità? Non solo con l’Ajaccio, eventualmente anche in un altro club. Ora la mia priorità è giocare il più possibile e fare del mio meglio, anche perché nutro ancora qualche piccola speranza di partecipare al Mondiale».

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