2009

Aic, Grosso sullo sciopero: “Per ora resta inevitabile”

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Leonardo Grosso, vice-presidente dell’Aic, intervenuto in diretta a ‘Stadio Sprint’ su Rai2, ha ribadito la volontà  di scioperare dei calciatori nei giorni sabato 11 e domenica 12 dicembre. “La situazione è chiara a tutti. E se perdura la situazione per cui abbiamo ‘rotto’, lo sciopero resta inevitabile. Mi auguro che queste ultime riunioni – ha sottolineato Grosso – servano a portare la situazione a prima del 20 settembre, quando lo sciopero fu sospeso. E, commentando il parere dell’Alta Corte di Giustizia, non è la soluzione spostare il problema sulle Noif: in questo caso non sarebbe più una contrattazione collettiva ma una decisione del Consiglio Federale, in cui siamo minoranza”. Il nodo, come ribadisce Grosso, riguarda gli allenamenti fuori rosa: “Oggi non ci si allena più in diciotto, una squadra di A ha 30-35 giocatori che fanno un lavoro differenziato. Il problema si pone solo quando una società  vuole costringere un giocatore ad accettare una soluzione che non vuole, e questo i calciatori da sempre non lo vogliono. I casi sono limitati ma ci sono dirigenti o presidenti che tentano di approfittarne. Sono stupito e non capisco la strategia della Lega – ha proseguito il numero due dell’Assocalciatori – che dal 29 gennaio sta attaccando l’accordo, i giocatori e l’Aic ma il calcio italiano ha problemi diversi: le condizioni del campo di Verona, gli stadi e le entrate delle società  di calcio, che all’estero provengono per un terzo da botteghino, sponsor e tv mentre da noi dipendono solo dalle televisioni. E poi – ha aggiunto – all’ultimo Cf Sacchi ci ha presentato una disamina sui giovani italiani incredibile. Dobbiamo occuparci di cose serie, senza fare demagogia: non ci sono rivendicazioni di carattere economico, con la scadenza del contratto oggi i calciatori non hanno alcuna tutela se non quella minime di legge”.

Fonte | Repubblica.it

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