2018

Agnelli-bis: «Ho sentito Cairo. Nedved avrà i miei poteri. L’espansione dello Stadium è impossibile»

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Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha parlato a margine dell’Assemblea dei soci. Ecco le sue dichiarazioni più importanti

Andrea Agnelli ha parlato a margine dell’Assemblea dei Soci andata in scena stamattina. Ecco le sue dichiarazioni più importanti: «L’espansione dell’impianto attuale non è possibile: se sarà, sarà un altro stadio». Il presidente ha poi parlato del caso bagarinaggio: «In questi due anni abbiamo assistito ad uno spettacolo molto spiacevole riguardo alcune irregolarità della vendita dei biglietti, ma anche dell’assoluzione riguardo l’infiltrazione mafiosa. Oggi si tenta nuovamente di fare spettacolo. D’Angelo svolge perfettamente il suo lavoro e resterà al suo posto. Oggi si prova a far passare come inedite delle intercettazioni vecchie e superate. Ci sono dei rei confessi. Le sentenze vanno rispettate, lo abbiamo fatto noi con Calciopoli, andando a giocare in Serie A. A casa mia, nel mio salotto, espongo le foto che più mi piacciono. Ringrazio ancora pubblicamente Aldo Mazzia e Beppe Marotta, sono state due figure importantissime. Nedved avrà i miei stessi poteri».

Prosegue Agnelli: «Cairo? Ho provato a sentirlo, non poteva rispondermi e mi ha scritto, ci sentiremo in giornata, sarà felice anche lui di avere una ricostruzione corretta dei fatti. Ci siamo scusati immediatamente nel momento dell’esposizione degli striscioni, ma i responsabili dell’esposizione di quegli striscioni stanno altrove. Rapporto con gli ultras? E’ obbligatorio avere un rapporto con i tifosi, anche con quelli più caldi. Marotta? Il modo migliore per il saluto lo trovate nel comunicato sul sito. Nulla toglierà ai sentimenti di affetto, gratitudine e insegnamento che il direttore ci ha lasciato. Borsa? Sono sereno. Ronaldo? Io guardo le persone negli occhi, mi è capitato con Conte, mi è capitato con D’Angelo e mi è capitato ora con Cristiano. Noi siamo accanto a lui, lo sosterremo se avesse bisogno. Noi abbiamo la convinzione che si sia comportato in modo corretto».

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