2018

Ferimento Bettarini jr, la rivelazione: «Gli ultrà dell’Inter hanno fatto pestare gli aggressori»

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Niccolò Bettarini intercettato: «Gli ultrà dell’Inter hanno fatto pestare i miei aggressori in carcere»

Niccolò Bettarini, il figlio diciannovenne di Stefano Bettarini e Simona Ventura, aggredito lo scorso primo luglio a coltellate davanti alla discoteca milanese Old Fashion, quando era in ospedale avrebbe ricevuto la visita dei capi della curva dell’Inter, i quali gli hanno detto che a San Vittore hanno fatto picchiare i suoi aggressori, li hanno fatti gonfiare come le ‘prugne’ sia dagli sbirri che da quelli dentro. L’informativa, agli atti dell’inchiesta della Squadra mobile e coordinata dal pm Elio Ramondini, riassume, infatti, un’intercettazione del 7 luglio scorso nella quale Bettarini parla al telefono con un amico e gli racconta appunto che ha ricevuto la visita dei capi della curva dell’Inter che gli hanno detto che avrebbero fatto pestare i suoi aggressori in carcere.

Poi, parlando sempre al telefono con un altro amico, Bettarini spiega come è nata la lite che ha portato alla sua aggressione, confermando ancora una volta quanto emerso nel corso delle indagini. Bettarini racconta all’amico che, una volta usciti dalla discoteca dopo la nottata, una sua amica lo aveva chiamato per dirgli che stavano “menando” un altro che era con loro e «io vedo tre ragazzi che sono intorno ad Andrea … allora sai come sono fatto io». E l’amico: «Sì infatti, quello lo immaginavo». Niccolò: «Ho corso eh … e poi boh si avvicina sto albanollo e mi dice ‘tu c’hai gli orecchini come i mieì (…) mi ha dato il buffettino in faccia, io gli ho dato un cartone». L’amico: «Tu come al solito reagisci di m….». E il 19enne ancora: «E poi boh, me ne sono trovati quindici addosso». E poi ha visto la sua amica «piena di sangue», ossia colei che assieme a un altro amico, in particolare, è intervenuta per salvare il ragazzo.

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