2015

Ag. Giovinco: «Apre la via del futuro»

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Il procuratore dell’attaccante sull’approdo nella MLS

Con esperienza e intuito Andrea D’Amico ha partorito l’operazione Sebastian GiovincoToronto FC. L’agente della Formica Atomica ha spiegato durante il “Forum degli agenti” organizzato da Tuttosport come è nato l’addio dell’attaccante alla Juventus: «Seba non ha mai espresso pregiudiziali. Mi diceva: ascoltiamo tutti e vediamo le proposte. Quando da Italia ed Europa non ho avuto risposte soddisfacenti, ho cominciato a riflettere: devo cambiare mercato, questo è ormai saturo. A novembre avevo portato Donadel a Montreal, ho visto che la Mls era in crescita. Si è accesa la lampadina, ho cominciato a studiare quella realtà, ho capito che era arrivato il momento giusto».

L’ALTRO AFFARE – Un’intuizione vincente, dunque, come quella avuta per Fabio Cannavaro: «Al ritorno da Dubai vidi la sua conferenza prima del Mondiale in Sud Africa: vado senza contratto, disse. Ricordavo le parole del presidente dell’Al Ahli, raccontava che gli Emirati Arabi avevano tre testimonial e volevano sostituire Tiger Woods, non più più adeguato per problemi familiari. Fabio andò. Un’operazione nata così. A volte va bene, altre no».

CALCIO ITALIANO – Giovinco, però, era finito nel mirino del Torino e del Bologna, che non hanno potuto affondare il colpo: «Col Torino non abbiamo mai parlato di soldi, lo stipendio della Juve era irraggiungibile. Due aspettative non commensurabili, ci provi però. Come ci ha provato anche il Bologna. Il calcio è specchio del Paese. Siamo bravissimi a fare cose di nicchia. Dobbiamo recuperare la capacità di essere protagonisti sui mercati. Ci deve essere un progetto. In Inghilterra, se retrocedi, hai un ombrello di 5 anni senza l’ansia di fallire. Da noi la prima cosa è non perdere, per non cadere in B». 

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