2017

Aek-Milan, i voti dei rossoneri: Musacchio, Locatelli e Calhanoglu esonerano Montella

Pubblicato

su

Aek-Milan, i voti dei rossoneri: Musacchio, Locatelli e Calhanoglu disastrosi, André Silva non ne becca una. Si salvano Romagnoli e Borini

DONNARUMMA 6 – Sicuro su tutti i palloni dove serve il suo intervento. Il disastro rossonero non porta la sua firma ed è già una consolazione, almeno per Raiola…

MUSACCHIO 4.5 – Il volto più rappresentativo delle insicurezze del Milan è il suo: nella prima frazione ne combina di cotte e di crude, perdendo un’infinità di palloni. Imbarazzante la prestazione dell’argentino, si capisce perché Montella gli preferisce Zapata.

BONUCCI 5.5 – Intestardirsi nel fare giocate difficili, in un momento in cui anche le cose semplici vengono male, è l’errore che commette anche ad Atene. Caricato di troppe responsabilità, sta diventando un giocatore normale. Ma le colpe non sono solo sue.

ROMAGNOLI 6 – Ordinato, pulito e sempre attentissimo: almeno lui dimostra di non abbandonare Montella nel momento del bisogno.

BORINI 6 – Pensare che sia lui l’uomo solo al comando del Milan fa davvero sorridere. L’impegno che mette in ogni pallone fa tenerezza, perché l’ex Liverpool è abbandonato a se stesso. Il copione di Atene si è visto fin troppe volte quest’anno.

LOCATELLI 4.5 – Qual è il vero Locatelli? Quello del girone d’andata dello scorso anno o quello di quest’anno? Il calcio italiano spera che in campo, ad Atene, sia sceso il fratello scarso… (23′ st KESSIE’ 5.5 – Entra, ma non combina nulla di buono).

MONTOLIVO 6.5 – Non è un fulmine di guerra, ma guai a dargli colpe che non ha: è sua l’unica occasione da gol, ma il palo gli nega la gioia di zittire chi lo critica. Meriterebbe più fortuna.

RODRIGUEZ 5 – Mai una volta che sia riuscito ad andare sul fondo per mettere un pallone in mezzo. Lo svizzero è l’assente ingiustificato, ma paga un po’ di senso di smarrimento: Montella gli cambia ruolo una partita sì e una no. E così, a lungo andare, si fanno figuracce.

CALHANOGLU 5 – Ormai Montella lo ha provato dappertutto, ma il turco non si adatta a nessun ruolo. Vederlo in campo è un dolore, perché di talento ne avrebbe anche, ma così è la quinta essenza dell’inutilità.

CUTRONE 5 – Deve fare il martire per tutto il primo tempo, rincorrendo il pallone da una parte all’altra. Purtroppo neanche tutta la generosità del mondo gli può bastare: se non gli arriva nemmeno una palla giocabile… (1′ st SUSO 6 – Le prova tutte per salvare Montella, ma non si può sempre vivere di fiammate. Anche lo spagnolo alza bandiera bianca).

ANDRÉ SILVA 5 – Prova in fotocopia, come Cutrone non combina nulla perché non ha mai l’opportunità per fare male (36′ st KALINIC NG).

ALL. MONTELLA 5 – Si è lodato e imbrodato per il presunto bel gioco offerto dal Milan nell’ultimo mese e ha sbagliato, perché questo Milan gioca male e non crea un solo pericolo che provenga da un’azione manovrata. Gli chiedono i risultati e non li ottiene, sacrificando anche l’acciaccato Suso nella ripresa. E’ arrivato al capolinea, ma sia chiara una cosa: da quando ha iniziato la stagione è stato lasciato completamente solo da una società che ha nascosto i propri errori mettendo alla mercè dei tifosi le debolezze di un allenatore che meritava sicuramente una protezione diversa.

Aek-Milan, i voti dei greci: Lazaros in grande spolvero, Bakasetas illumina. Male Araujo

AEK ATENE (3-4-1-2) – Anestis 6; Vranjes 6.5, Cosic 7, Bakakis 6; Galo 5.5, Johansson 6, Simoes 6, Lopes 6.5; Bakasetas 6.5 (21′ st Galanopoulos 6); Lazaros 6.5 (15′ st Livaja 6), Araujo 5.5 (34′ st Giakoumakis ng). Allenatore: Jimenez 7.

Exit mobile version