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Adani: «I calciatori hanno tantissima pressione»

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Lele Adani, ex giocatore, ha parlato di vari temi e tanti momenti passati nel corso della sua carriera. Ecco le dichiarazioni

Intervistato sul Corriere della Sera da Paolo Tomaselli, Lele Adani ha affrontato tanti temi, anche di carattere personale.

IL PASSATO – «Io non avevo piano B, davo tutto per giocare a calcio»

MESSAGGI – «Ricevo messaggi di ogni tipo: persone che parlano dei loro problemi, sul lavoro, in famiglia, di salute. O chiedono consigli, aiuto. É tutto profondamente umano e l’unico dispiacere è non riuscire a rispondere a tutti. Ma se posso interagisco sempre».

I CALCIATORI – «Credo che un calciatore, all’interno di un percorso umano non ancora completo per la giovane età, debba convivere da un lato con l’idolatria e dall’altro con l’invidia e la cattiveria. E a volte fatica a reggere questa pressione. Il potere dell’invidia è forse il male più grande che c’è».

LA RELIGIONE – «Penso che la fede mi abbia migliorato come uomo. Per me Dio è amore e lo sento, come sento costantemente quello della mia povera mamma, in una canzone, nella brezza mattutina, in una tazza di tè. Lo riconosco ovunque ed è questa la mia forza in più. Non è un percorso di preghiera, ma di avvicinamento costante a Dio».

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