2013

Ad esempio a me piace il sud

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Domenico Berardi: the next big thing?

APPROFONDIMENTO FOCUS BERARDI SASSUOLO – La bellezza del campionato risiede spesso nel valorizzare di anno in anno nuovi talenti che poi faranno parte appieno del panorama per l’avvenire, a volte anche per ventenni. E’ capitato tante volte in passato di ammirare giovani funamboli alle prime esperienze con uno dei massimi palcoscenici mondiali giocare con la spensieratezza dei top e mostrando classe innata. Basti pensare al Cassano barese intento ad accarezzare il pallone di tacco al volo, prima, e salutare in dribbling Blanc e Panucci, poi, per siglare il gol vittoria contro l’Inter, nella serata che lo ha lanciato definitivamente nel calcio dei grandi. O anche alla doppietta di un ancora minorenne Balotelli in Coppa Italia contro la Juventus per il 2-3 finale, dopo le prime partite di rodaggio in cui Mancini lo gettava nella mischia.

AD ESEMPIO A ME PIACE IL SUD – Tornando a questa stagione, invece, è sicuramente Domenico Berardi del Sassuolo, in questi primi mesi di A, a occupare la vetrina dei pezzi pregiati in mostra. 19 anni, nato  il 1 agosto 1994 a Cariati Marina, provincia di Cosenza, padre di Bocchigliero, madre di Longobucco, Berardi è già stato prenotato e bloccato con largo anticipo della Juventus, lui che è un tifoso dell’Inter. 7 gol e 2 assist in 10 presenze, numeri da potenziale top, portando in dote punti pesanti per la classifica del Sassuolo. Con il numero 25 sulle spalle, si sta rivelando la fortuna del tecnico Di Francesco e di migliaia di fantacalcisti. Proprio l’attuale mister neroverde è uno dei principali artefici dell’esplosione di Domenico negli ultimi mesi: «L‘anno scorso giocava in Primavera: l’ho visto e l’ho voluto subito».

TROVA IL DECIMO – Una storia del tutto insolita, quella di Domenico, cresciuto a pane e pallone tra i campetti dell’entroterra silano, l’adolescenza con la maglia del Castello, il sogno del grande calcio stroncato in un primo momento quando l’impossibilità di ospitarlo nella foresteria gli impedisce il trasferimento al Cosenza.  Un talento su cui nessuno pareva puntare fino al 2010, quando galeotta fu una partita di calcetto a Modena. Domenico, ospite del fratello che studiava nella città emiliana,  è il ‘decimo’ della classica partitella settimanale di calcetto tra gli amici e incanta tutti i presenti, tali da segnalarlo al talent scout del Sassuolo, Luciano Carlino, per un provino: l’osservatore non ci pensa due volte e ben presto lo tessera per gli Allievi Nazionali.  E da lì la sua vita cambia in un battibaleno: da Allievi a Primavera fino alla prima squadra, prima con Pea (che lo convoca in panchina per i playoff contro la Sampdoria) e poi con Di Francesco il passo è breve, fino ai gol (11) e assist (6) dello scorso campionato in Serie B.

PROBLEMA AZZURRO – Un po’ di polemiche ha invece suscitato quanto accaduto lo scorso giugno, quando non si presenta alla convocazione della Nazionale Under 19 durante i giorni della promozione in A con il Sassuolo: un’assenza che gli costerà, per adesso, il palcoscenico dell’Under 21, per via del codice etico. Il suo esordio in U21 potrebbe avvenire solo a marzo 2014, al termine della squalifica imposta dalla Federazione, ma Di Biagio, selezionatore dell’Under 21, ha aperto la porta il mese scorso, mettendo in evidenza la condicio sine qua non per un rientro anticipato dell’attaccante: «Indubbiamente ha sbagliato qualcosa con l’Under 19 e non a caso è stato squalificato anche dalla Federazione. Deve chiedere scusa e capire che deve fare un passo indietro, allora noi potremmo anche andargli incontro, a me non ha fatto nulla, serve solo per la sua crescita».

DICONO DI LUI – Il compagno di squadra Antei lo definisce così: «Tranquillo, timido. Non fa il fenomeno, ma è un fenomeno. Puoi dargli la palla in qualsiasi modo, ma alla fine lui arriverà in fondo». Per il bomber Floro Flores, nonostante la giovane età, «ha già professionalità e maturità, è un lavoratore che non si fa distrarre, andrà alla Juventus ma prima deve arrivare la vera esplosione».  Insieme a Zaza forma una delle coppie offensive più interessanti in chiave futura. L’ex Ascoli ha solo parole d’elogio per il compagno di squadra: «Mi aveva già impressionato da avversario, lo scorso anno. E’ più giovane di me, ma possiede qualità non indifferenti. »

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