2013

Acquisti top&flop: è Benatia il colpo 2013. Disastro Matri, sos Icardi e Belfodil

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Higuain, Tevez e tutti gli altri colpi da segnalare

SERIE A CALCIOMERCATO 2013 –  Sosta natalizia da sempre foriera dei primi veri bilanci stagionali: è l’ora giusta per tracciare un’analisi inerente alle operazioni di mercato condotte nella recente sessione estiva. Quali gli acquisti azzeccati? E quelli che invece non hanno ancora reso?

IL TOP – Un nome ed un cognome: Mehdi Benatia. Prelevato dall’Udinese con un’operazione complessiva intorno ai 15 milioni di euro – ai friulani le comproprietà di Verre e del talento Nico Lopez – il marocchino ha di fatto rivoluzionato la difesa giallorossa. Va certamente dato risalto all’eccellente lavoro di Rudi Garcia, ma il rendimento di Benatia si è rivelato pazzesco: prestazioni ai limiti della perfezione in cui il difensore ha inscenato tutte le sue doti tecniche ed atletiche, dal senso dell’anticipo che ha consentito alla Roma di agire con una linea difensiva altissima – e di conseguenza con una squadra corta – alla predominanza nel gioco aereo. Quattro reti a condire un 2013 strepitoso: Mehdi Benatia, tra Udinese e Roma, non perde da 24 gare di campionato ed è questo un dato che la dice lunga sul delirio psicofisico vissuto dal difensore giallorosso.

GRANDI COLPI – Partiamo dalla Juve capolista: Tevez e Llorente – almeno per quanto concerne il rendimento sul palcoscenico italiano – hanno fugato ogni dubbio e consegnato ai bianconeri la coppia gol che mancava. Non se la passa peggio la fase offensiva di un Napoli che ora può fondare le sue ambizioni sulla classe di Gonzalo Higuain, sull’infallibile efficacia di Callejon e sull’intraprendenza di Mertens. Grande impatto sulla Serie per Reina così come per Kevin Strootman, pagato 20 milioni di buoni motivi che vanno da carta d’identità a personalità e completezza. Meno convinzioni su Gervinho ma la sua velocità è senz’altro un fattore dell’imperioso rilancio di questa Roma. Difficile il giudizio su Kakà: classe intatta, gran determinazione nel rialzare un Milan che però fa di tutto per livellare anche i suoi migliori valori. Per Mario Gomez c’è soltanto da aspettare: può essere lui, al fianco di un Rossi spaziale, il crac del girone di ritorno. Da segnalare gli ottimi colpi Vrsaljko, Iturbe, Immobile e perché no Farnerud.

I FLOP – L’elenco potrebbe risultare copioso ma ne dobbiamo scegliere tre altrimenti non se ne esce: i profili rispondono ai nomi di Matri, Icardi e Belfodil. Vediamo il perché. Acquistato per ben 11 milioni di euro in un disegno tattico che avrebbe previsto di affiancarlo a Balotelli in qualità di riferimento offensivo per esaltare la caratteristiche totali del primo, Matri non ha risposto alle aspettative rossonere: una rete in 14 presenze e prestazioni carenti. Richiesta inversione di tendenza per evitare un cocente fallimento. Non se la passano meglio i due giovanotti nerazzurri: la premessa è quella che, in fase di preparazione alle operazioni di mercato, ci debba essere stato qualche misunderstanding tra dirigenza e Mazzarri. Allenatore che storicamente ama lavorare con identikit di calciatori già fatti e non con giovanissime promesse da forgiare e lanciare. Al netto dunque di un minutaggio ridotto e di basse opportunità di affermazione, i 12 milioni investiti sul cartellino di Icardi e i 10 sulla comproprietà di Belfodil hanno reso in totale due soli gol e poche apparizioni. E’ l’ora di un chiarimento: ci si punti con convinzione o si rinneghi l’investimento optando quantomeno per un prestito.

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