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Lazio, parla Acerbi: «L’Inter è una spanna più forte rispetto al Milan»

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Il difensore della Lazio sulla sua mancata convocazione in Nazionale: «Mi sono detto che devo fare di più per giocare con l’Italia»

Il difensore della Lazio Francesco Acerbi ha rilasciato una lunga intervista a Lazio Style Radio«Abbiamo fatto un buon periodo, abbiamo vinto e giocato bene. Peccato per il pareggio con la Fiorentina. Andare a Firenze e subire due tiri non è da tutti. La pausa può essere utile, lavoriamo bene e ripartiamo dalla prossima settimana, il calendario sarà impegnativo». 

SUGLI ASPETTI TATTICI – «Col Milan eravamo abbastanza prudenti, sapevamo che loro vivono di ripartenze. Noi in casa volevamo fare la partita con grande attenzione. Con la Roma è sempre un derby, non c’è stata partita dai primi minuti. Nelle difficoltà altrui siamo stati bravi a spingere sempre, per tutti i 90′. Non è facile farlo sempre, il derby dà sempre qualcosa in più».

SULLA NAZIONALE – «Quando non sono stato convocato, ho detto: devo fare di più’. Dopo un paio di giorni ho pensato che adesso l’importante è far bene per andare all’Europeo. Se alla fine non mi convocherà ma io avrò fatto il 100%, va bene comunque. E’ come se il mondo cade ma a te non fa nulla, ti sposti. Bisogna sempre andare a testa alta, l’importante è che nessuno ti possa dire nulla».

SULLA DIFESA – Wallace e Luiz Felipe sono di prospettiva. Sta al singolo non perdersi d’animo per aver giocato poco. Se uno tiene duro, poi fa bene. Patric e Bastos hanno dimostrato di essere ottimi giocatori, devono continuare così».

SULL’INTER – «Inter l’ha interpretata con più cattiveria, più voglia di vincere. L’Inter è una spanna più forte rispetto al Milan. Adesso, sia fisicamente che mentalmente sta bene. Calendario? Non l’ho mai guardato, vedo giorno per giorno, devo pensare alla partita che mi viene davanti. So che mancano 11 partite alla fine del campionato, ci dobbiamo far trovare pronti. La nostra voglia di andare in Champions deve essere pari a noi».

SULLA SUA ESPERIENZA ALLA LAZIO – «Quanti lazialità mi è entrata dentro? Forse dal primo giorno che sono arrivato qui, sapevo già dentro di me che l’annata partiva bene. Sto benissimo, mi sento bene, sembra che sto qui da tanto. Devo ringraziare mister e compagni, l’ambiente che mi ha accolto benissimo. Quando vai a testa alta in giro, nessuno ti può dir nulla. Possono dire che sono scarso, ma in quanto a impegno nessuno può dirmi nulla».

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